Su Instagram @genderless_nipples sta andando alla grande: è attivo da poco ma ha già più di 5.000 follower e molti commenti interessanti. L’account si propone di essere una grande raccolta fotografica di capezzoli: ogni utente può infatti inviare le foto del proprio capezzolo e il punto centrale del progetto è evidenziare l’insensatezza della censura dei social, che permette di postare capezzoli maschili ma non femminili.
Lo scopo del progetto è insomma mettere in mostra come spesso sia di fatto impossibile dire se un capezzolo appartiene a un uomo oppure a una donna. Ciò viene fatto proprio attraverso le foto (che ognuno può inviare, facendo una specie di “donazione” alla causa) e le discussioni che si creano nei commenti. Finora sono un centinaio circa le foto inviate dagli utenti.
I creatori del progetto sono tre studenti ventenni – Morgan-Lee Wagner, Evelyne Wyss e Marco Russo – e il loro intento è quello di liberare il corpo femminile dai valori strettamente sessuali (che sono poi quelli imposti dallo sguardo maschile). Valori che sono all’origine di fenomeni come quello della censura su internet, ma anche ad esempio del disagio o addirittura del biasimo che può generare una donna che allatta il suo bambino in pubblico.
Per chi volesse contribuire al progetto sull’account Instagram si trovano tutte le istruzioni del caso.