L’orientamento sessuale influenza le prospettive di guadagno? Secondo uno studio della Anglia Ruskin University, condotto dal professor Nick Dtyakis su un’ingente mole di dati provenienti da Stati Uniti, Canada, Europa e Australia, sembrerebbe proprio di sì.
Se statisticamente gli uomini guadagnano ancora più delle donne in tutti i settori, all’interno dell’universo femminile è necessario fare un’ulteriore distinzione tra donne eterosessuali e lesbiche. Quest’ultime, secondo i risultati di Sexual orientation and labor market outcomes, porterebbero in media più soldi a casa.
Il wage-gap tra donne omo ed etero – stimato attorno al 9%, con un sorprendente 20% negli Stati Uniti – è così radicato da avere una propria definizione: il “lesbian wage premium”. Ma qual è il razionale dietro a questi dati?
Nel 2018, lo studio Explaining the Sexual Orientation Gap in Educational Attainment ha rilevato come in media le donne lesbiche siano più istruite, meno inclini a fare figli e più propense a trasferirsi in grandi città dove il mercato del lavoro è più fluido.
Ma anche quando questi fattori vengono livellati, il lesbian wage premium è ancora presente. Nell’individuare le cause più profonde del fenomeno, Dtyakis non ha dubbi: ancora una volta, la colpa è da attribuire agli stereotipi di genere.
Le donne lesbiche sarebbero infatti meno influenzate dagli stereotipi nella scelta del proprio percorso professionale, una libertà che le porta in molti casi a scegliere settori a predominanza maschile – casualmente, i più redditizi.
Altro aspetto ancora più rilevante evidenziato dallo studio è l’influenza delle relazioni eterosessuali sulle decisioni di carriera delle donne.
Nelle coppie eterosessuali, le donne sono spesso indotte a limitare le proprie ambizioni professionali per assumersi maggiori responsabilità familiari e domestiche, una dinamica meno presente nelle coppie omosessuali femminili, in cui diritti e doveri sono di solito distribuiti equamente.
Lo studio apporta anche una prospettiva interessante sugli uomini gay nel mondo del lavoro. A differenza delle donne lesbiche, che vengono talvolta percepite come pari dai colleghi maschi, gli uomini gay affrontano invece pregiudizi simili a quelli rivolti alle donne eterosessuali, suggerendo una complessità di bias che correlano per qualche ragione l’orientamento sessuale all’identità di genere.
Nonostante l’apparente vantaggio delle donne lesbiche sul mercato del lavoro, tuttavia, l’istituto di ricerca Center for American Progress ha rilevato che negli Stati Uniti le coppie eterosessuali sono comunque in media più ricche – perché banalmente implicano un uomo. Un fenomeno desolante attribuibile, nuovamente, al wage gap tra i generi.
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