Niente triggera la società come una donna che fa quello che le pare. Succede se hai meno di trent’anni, figuriamoci quando superi i settanta.
È toccato anche a Dolly Parton, icona del country a stelle a strisce e fedele alleata LGBTQIA+, che in occasione del Giorno del Ringraziamento, lo scorso 23 Novembre si è esibita al Dallas Cowboys Football Game in shorts, crop-top, e stelline glitterate.
Are you ok with 77 year old Dolly Parton dressing like a 20 year old Dallas Cowboy Cheerleader.
Yes? or No? 👇 pic.twitter.com/AVhCQ8PHUK— Vince Langman (@LangmanVince) November 23, 2023
Piuttosto che soffermarci sul fatto che sia ancora un’icona intramontabile, buona parte del web le ha dedicato il solito scrutinio che riserviamo solo alle artiste donne, peggio ancora se âgé: “per voi è okay una settantenne vestita come una cheerleader di vent’anni?” è diventata la domanda su cui si è concentrato il dibattito pubblico.
Per molti utenti una donna di “quell’età” non dovrebbe “fingere di avere vent’anni”, e “dobbiamo smetterla di normalizzare questo comportamento”.
Come ha osato, Dolly? Si chiedono indignati gli haters, ribadendo che Parton dovrebbe tornare al suo posto (tradotto: a casa con i nipotini, non sul palco a fare una ‘ragazzina’).
La volontà o meno di una donna è ancora una volta dominio pubblico, e sta a noi decidere cosa potrebbe o non potrebbe fare?
Se la cantante non ha risposto alle critiche, ci ha pensato Whoopi Goldberg (che recentemente ha anche ringraziato Fiorello e Mahmood in diretta tv!) durante la messa in onda di The View, ribattendo agli haters: “Bite Me!” (termine per dire “non me ne frega niente” o infischiarsene delle offese o gli attacchi per quello che stai dicendo). “Se fossi così con addosso uno di quei look da cowboy. Farei vedere tutto” ha detto Goldberg, invitando gli haters a vergogonarsi: “Lei è una persona a cui non importa cosa pensi. Pensa per sé stessa, e vorrei vedere ognuno di voi hater, fare la metà di quello che fa lei su quel palco. Guardiamo i vostri video dove ballate. Non siate così stronzi. La vita è troppo breve”
Anche Stella Parton, sorella della star, ha detto che Dolly era “carina da morire” e risposto alle critiche: “A tutti voi così critici di una 77enne che se la spassa, andate a fare in c*lo. Vergognatevi voi, non lei”
Parton sta ricevendo lo stesso ageismo (ndr. discriminazione, pregiudizio o marginalizzazione verso una persona in base all’età, in particolare se anziana) riservato a Madonna, che ancora oggi – mentre gira il mondo con un tour mastodontico che celebra 40 anni di carriera – deve sorbirsi gente (fan inclusi) indignati perché a 65 anni sale sul palco con lo stesso mood ribelle e sfrontato di quando ne aveva 25.
Ma sia Madge che Dolly non sono le uniche a sbattersene: recentemente anche la conduttrice televisiva Martha Stewart è stata criticata per aver posato in bichini sulla copertina di Sports Illustrated.
Quando in un’intervista con Page Six le hanno chiesto cosa pensa delle persone di una certa età che non si presentano con un look adeguato, Stewart ha risposto: “Vestirmi per quale età? Non penso all’età. Penso che le persone siano mille volte più favolose di q quando andavano al lice, e mi congratulo con tutte. Mi vesto come quando avevo diciassette anni. Guardatevi le mie foto su Instagram. Sono praticamente la stessa”.
Nel 2021, la stessa Dolly Parton ha detto che compiere 71 anni non è affatto male come dicono, dichiarandosi ancora super eccitata e gasata, indipendentemente dall’età: “Certo, ci piacerebbe esssere giovani per sempre, ma non possiamo. Ma puoi restare giovane nel pensiero, nello spirito, e non rimuginare sui numeri”.
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