Davide Giorgi non ci ha pensato su molto. Bolognese, 30 anni, studente al DAMS nella città emiliana, è una delle tante persone che in queste settimane sono impegnate sui social network per contrastare la propaganda integralista contro unioni civili e stepchild adoption ed a favore del Family Day.
L’altro ieri Davide però ha ricevuto qualcosa che non gli ha fatto per niente piacere: minacce esplicite di violenza fisica sull’evento di Facebook dedicato, per l’appunto, alla manifestazione del Family Day di sabato prossimo da parte di un utente dal colorito (e decisamente evocativo) nome di “Publio Italico”:
E se io ti prendo a manganellate quanti ne restano di froci come te? Fai un calcolo rapido visto che sei così bravo oltre che essere un povero malato impotente!
E così Davide non ci ha pensato su due volte e si è rivolto agli avvocati di Gaylex.it per presentare denuncia.
“Io non mi sento un martire che si vuole immolare – ci dichiara Davide, serenissimo dopo aver parlato coi suoi avvocati -, credo sia semplicemente una questione di civiltà. Ho deciso di presentare denuncia per due ragioni. Innanzitutto per dimostrare che nell’evento ufficiale su Facebook del Family Day non ci sono solo moderati, tutt’altro: aldilà delle minacce che ho ricevuto, negli eventi dedicati al Family Day compaiono in continuazione svastiche, riferimenti a docce a gas per le persone omosessuali…. tutti contenuti che prima o poi vengono rimossi, per carità, ma che mi dicono chiaramente che tipo di gente andrà al Family Day. Ci sono moltissimi profili con scritte a caratteri romanici stile fascista, o ad esempio una signora molto attiva che ha come immagine di copertina del suo profilo Facebook il monte Giano con la scritta DUX”. E quale è il secondo motivo, gli chiediamo? “Denunciare e metterci la faccia serve per dimostrare che non si ha paura. Inoltre se si accumulano questo tipo di denunce si crea anche una casistica molto importante”.
“Davide ha scelto di non tacere e di non minimizzare ed ha voluto denunciare tutto per non permettere che chiunque possa minacciare e farla franca solo perché protetto da uno schermo! Noi avvocate e avvocati di Gaylex siamo con lui e con tutte le persone che decidono di non restare in silenzio” – ci dicono gli avvocati Cathy La Torre e Michele Giarratano. “E’ evidente – concludono i due – quanto sia necessario che anche in Italia venga finalmente approvata una legge che punisca l’omofobia“.
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