A due settimane dal via libera al matrimonio egualitario per volere di un governo conservatore, sabato sera in Grecia quasi 200 persone vestite di nero hanno inseguito una coppia transgender per il centro di Salonicco. Dopo che un membro della coppia è stato preso a pugni in faccia, i due si sono rifugiati in un ristorante, prima dell’arrivo della polizia, che li ha scortati fuori dal locale. Secondo quanto riferito, la coppia è stata colpita da bottiglie di vetro, lanciate dai 200 violenti.
Domenica sera migliaia di persone sono scese in strada per dire basta all’omotransfobia, ma nel corso della manifestazione il leader dell’opposizione Stefanos Kasselakis, gay dichiarato, è stato minacciato e aggredito verbalmente da un’altra folla mascherata mentre si recava a una proiezione del Salonicco Festival. Kasselakis è stato costretto a scappare. Un agente di polizia è rimasto ferito. La scorsa settimana la Chiesa Ortodossa ha minacciato di scomunicare i parlamentari che hanno votato per il matrimonio egualitario, soffiando sul fuoco delle polemiche. La Corte Suprema greca ha ordinato alla Procura di Salonicco di indagare sull’aggressione alle due persone transgender, sul tentativo di aggressione al presidente del partito di opposizione SYRIZA, Stefanos Kasselakis, e sul ferimento di un agente di polizia. La Procura deve identificare “e arrestare gli autori del reato e informarci di conseguenza”, ha affermato la procuratrice della Corte Suprema Georgia Adeline.
In due giorni sono stati arrestati almeno 21 sospetti violenti. Secondo quanto riportato dalla polizia molti erano giovani, rilasciati in attesa di un’udienza presso il tribunale dei minorenni. Il portavoce del governo Pavlos Marinakis ha condannato le violenze, affermando che “i teppisti non hanno posto nella nostra Repubblica”.
Anche il capo del partito di opposizione PASOK, Nikos Androulakis, ha denunciato il caos del fine settimana. “Gli incidenti di stasera con uomini mascherati contro i manifestanti e il presidente di SYRIZA, che fanno seguito all’attacco di ieri contro due cittadini per il loro orientamento sessuale, sono assolutamente condannabili”.
In un comunicato, il Festival del Cinema di Salonicco ha reagito all’attacco con “rabbia e orrore”.
“Pensavo che alcune cose sarebbero cambiate, ma ora mi chiedo, le cose sono cambiate?”, ha detto a Variety l’attivista e regista lesbica Maria Katsikadakou, che si è definita “arrabbiata e terrorizzata” per la sfacciata aggressione nei confronti della coppia.
“La società greca è violenta”, ha detto l’artista concettuale e regista Fil Ieropoulos, il cui documentario sulla scena drag di Atene, “Avant-Drag!”, è stato proiettato proprio a Salonicco. Gli eventi del fine settimana, ha tuonato, riflettono “quale è la realtà greca per le persone queer”.
“Con queste nuove leggi siamo arrivati ad un bivio, vedremo cosa tutto ciò significherà per la società greca nei prossimi anni”. “Personalmente non penso che queste leggi riflettano la situazione della Grecia come società. E se non altro, questo evento dimostra che il fatto che alcune persone possano beneficiare delle nuove leggi non cambia la realtà greca in generale e soprattutto per le persone trans”.
“Le cose sono cambiate”, ha aggiunto la regista lesbica Katsikadakou. “Ma i cambiamenti si vedono ad Atene.” “Il resto della Grecia è pieno di ortodossi, di destra, patriarcali. La cultura macho è nel loro DNA”.
Salonicco dovrà affrontare un’altra enorme prova a Giugno, dovendo ospitare l’EuroPride. Katsikadakou si è augurata che si possa “inondare la città di persone queer arrabbiate” senza “nessuna fottuta tolleranza per atti fascisti, omofobi e razzisti”.
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