La Camera dei Deputati a maggioranza di destra ha bocciato l’inserimento dell’educazione all’affettività e alla sessualità nelle scuole elementari e medie. La destra ha deciso che in Italia non è dunque urgente insegnare ai bambini il rispetto dell’altro, le relazioni, l’affettività e la sessualità. Così che violenze sessuali, femminicidi, bullismo e sessismo continuino indisturbati a serpeggiare tra i bambini?
Oltre alla bocciatura dell’ipotesi di insegnare ai più piccoli il rispetto reciproco in tema di relazioni, durante una discussione parlamentare l’ipotesi di inserire l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole elementari e medie è stata definita porcheria da Rossano Sasso, deputato della Lega.
Il dibattito in aula verteva sulla mozione del Movimento 5 Stelle sull’istruzione. Il governo Meloni aveva espresso sostegno per alcune delle proposte avanzate, e dunque si è dato vita al dibattito e al voto, ma il deputato Sasso ha trasformato la discussione in uno spettacolo trash.
L’on. Sasso , che durante il governo Draghi era stato sottosegretario proprio all’Istruzione, ha detto:
“Il punto 13 prevede l’educazione sessuale, fin dal primo ciclo della scuola. Cioè l’educazione sessuale ai bambini di prima elementare, bambini di 6 anni, che forse avrebbero altre esigenze. Lo avete messo nero su bianco. Il punto 13 prevede propaganda gender ed educazione sessuale ai bimbi dai sei anni. Queste sono le loro esigenze. (…) Fino a quando la Lega sarà al governo, la propaganda di gender se la scordano i colleghi del Movimento 5 Stelle. Se ci tengono a violare quanto previsto anche da una circolare, la 1972 del 2015 fatta dal Governo Renzi, governo di centrosinistra, che la vieta in assoluto, se ci tengono a fare l’educazione sessuale ai bambini di 6 anni, se la facciano nelle loro sedi di partito, non approfittino della scuola senza il consenso dei genitori, obbligando i bambini alle loro porcherie.”
Per aver utilizzato parole incongrue rispetto alla mozione presentata da colleghi parlamentari, Sasso è stato richiamato da Anna Ascani, presidente della Camera di turno in quel momento (assente il leghista Fontana).
“L’espressione le loro porcherie non è consentita, è offensiva nei confronti dei colleghi, la prego di andare avanti con il suo intervento, senza utilizzare espressioni offensive”. (Anna Ascani, PD)
A quel punto il deputato della Repubblica Italiana Sasso si è profuso in un elenco di sinonimi del termine porcherie e ha detto: “nefandezze, oscenità, turpiloquio”. La discussione sulla possibilità di inserire educazione affettiva e sessuale nelle scuole di un paese afflitto da un femminicidio ogni tre giorni si è tramutata quindi in bagarre.
Sul tema è intervenuto anche l’on. Alessandro Amorese di Fratelli d’Italia, che ha spiegato: “Questo punto 13, noi non lo possiamo tollerare: i bambini non si toccano, i bambini non si deviano. Fratelli d’Italia su questo è da sempre in prima linea contro la deriva gender”.
Per Chiara Appendino del M5S quella della destra è una “mentalità retrograda e ignorante”. Appendino ha ricordato come femminicidi, violenze sessuali, bullismo, sessismo siano presenti quotidianamente nei fatti di cronaca italiani. “L’educazione affettiva è finalizzata alla conoscenza e al rispetto di sé e dell’altro, alla responsabilità sociale e alla valorizzazione della diversità di genere – ha proseguito Appendino – ma queste cose Lega e FdI le ignorano, e il fatto che in questo momento governino il Paese e dunque anche la scuola pubblica italiana mette francamente i brividi“.
Foto di Aaron Burden su Unsplash
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