Caro Leo, e nello specifico l’avvocato Menzione, innanzitutto grazie e complimenti per l’eccezionale servizio che offri. Sono Giorgio, di 19 anni, e volevo porre una questione abbastanza semplice ma a me non del tutto chiara: quali sono le conseguenze del dichiararsi gay alla visita militare? Evenienza che per me si avvicina dato che per motivi personali non riesco a stare dietro all’uni…
Ringraziando fin d’ora, abbraccio tutta la redazione di gay.it
A presto,
Giorgio
Caro Giorgio,
grazie per i complimenti e soprattutto grazie per la tua attenzione.
Come ho già avuto modo di dire altre volte, non dovrebbe esserci, anzi, non c’è alcuna conseguenza nella vita civile se al momento della visita di leva o al momento in cui si inizia la naja si denuncia la propia omosessualità.
Se lo si fa per essere scartati (e questo è l’unico motivo per farlo, altrimenti a nessuno importa del tuo orientamento sessuale), ricordati che non basta dire di essere omosessuali, ma bisogna anche sostenere che il proprio orientamento sessuale sarebbe motivo di disagio o sofferenza in un contesto come quello militare. Insomma, in buona sostanza occorre andare muniti di un foglio di uno psicologo (o qualcosa di equivalente) che dimostri come l’essere immesso nella vita militare potrebbe essere dannoso per il soggetto. Verrai sottoposto ad un colloquio per accertare che effettivamente le cose stiano come tu sostieni e, se vieni scartato, nel foglio di congedo non vi sarà alcuna traccia dei motivi per cui non hai prestato servizio.
Se invece non intendi affatto essere scartato, puoi dirlo o non dirlo; ma se lo dici non dovrebbero esserci conseguenze di sorta, né durante la naja né dopo.
Vai tranquillo.
Ezio Menzione
avvocato
di Ezio Menzione