Piccoli, grandi passi per rendere lo sport accessibile e inclusivo davvero per tuttǝ: la tessera AiCS – Associazione Italiana Cultura Sport – ammetterà la carriera ALIAS. Nella lotta contro l’omobitransfobia e nell’ambito degli sforzi per riconoscere le mille sfaccettature dell’identità di genere anche in un ambito delicato e complesso come quello dello sport, uno dei primi enti di promozione sportiva del paese passa ai fatti.
“Secondo la ricerca Outsport – spiega Rosario Coco, presidente di Gaynet – la violenza fisica e verbale nei confronti delle persone transgender nello sport (oltre 40%) è tre volte superiore a quella verso le persone lesbiche, bisessuali, omosessuali (16%).
Esiste un problema di accesso all’attività fisica, ovvero di salute e benessere psicofisico, per tutta la popolazione transgender e non binaria, che stando all’ultimo sondaggio IPSOS si aggira intorno al 4% in Italia.
Al contrario della narrazione mainstream, focalizzata sullo sport d’élite e sui casi delle atlete trans più conosciute, il problema reale è che le persone trans e non binarie sono quasi del tutto escluse dal mondo dello sport e spesso, da adolescenti, dalla semplice attività fisica, con conseguenze per la salute, la socializzazione, la possibilità di sviluppare relazioni”.
Sulle orme di UISP, il primo EPS a implementare un sistema di questo tipo già nel 2017, AICS risponde quindi ai bassi livelli di partecipazione delle persone gender non conforming offrendo uno spazio sicuro, libero dal disagio di dover dare spiegazioni circa la propria identità di genere. Basterà indicare il proprio nome d’elezione e i propri dati anagrafici per generare un’alias che comparirà sia sulla tessera che sui documenti interni.
“Da oggi – commenta il presidente AICS Bruno Molea – chi vive l’incongruenza di genere avrà in AiCS un luogo sicuro nel quale esprimersi come meglio crede.
È una scelta che rivoluziona non solo materialmente il nostro programma di tesseramento e gestione dei soci, ma che ci aiuta nel percorso di promozione dello sport e della cultura davvero per tutte e tutti, senza proclami a metà.
Sappiamo bene che esiste un problema grave di esclusione per queste persone, fonte di grande difficoltà nelle relazioni interpersonali: il contrario di quello che lo sport e la socialità si prefiggono di ottenere.
Da qui la volontà di cambiare. Il percorso è appena iniziato, ma punta a una reale parità tra le persone e una profonda inclusione, rispondendo alla chiamata delle nuove linee guida del CIO in materia, che raccomandano dal 2021 di garantire a tutte le persone l’accesso alla pratica sportiva“.
Come funziona la carriera ALIAS?
La procedura per il tesseramento ALIAS è stata resa il più semplice possibile proprio per invogliare le fasce più vulnerabili ad entrare nel mondo dello sport dilettantistico.
Sarà possibile effettuare il tesseramento direttamente online, barrando la casella specifica per l’opzione ALIAS – disponibile anche per tesserini tecnici, per allenatorǝ, per tesserini sportivi, per sociǝ che praticano solamente sport e per l’app AICS 2.0. A questo punto, bisognerà inserire il proprio nome d’elezione, che andrà a modificare la tessera digitale per allinearla all’identità di genere dellǝ sociǝ.
È importante però sottolineare che l’identità anagrafica sarà comunque richiesta in sede di registrazione, ma verrà conservata in database privati interni per ragioni di sicurezza.
Nonostante questo piccolo dettaglio, tuttavia, lǝ tesseratǝ potrà esibire la propria tessera pubblica riportante il nome e il genere in cui si identifica, così da bypassare eventuali imbarazzi e scocciature nel dare spiegazioni in merito.
“Scelte come quella di AICS – conclude Coco – unico ente in tutto il mondo sportivo italiano dopo UISP a compiere questo passo, esaltano il valore dello sport come diritto umano e ci permettono di aprire un nuovo capitolo di consapevolezza in un mondo complesso come quello sportivo“.
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