Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani ha rotto il silenzio. E ha deciso di replicare alle polemiche riguardanti i manifesti affissi da esponenti di Forza Nuova la settimana scorsa. Si tratta di manifesti sessisti, xenofobi e omofobi. Questi mostrerebbero una donna che allatta un neonato, con la scritta “Nascite ai minimi storici. L’Italia ha bisogno di figli, non di unioni gay e immigrati“. Con tanto di hastag #redditoallemadri.
Affissi senza regolare autorizzazione, il Comune non aveva ancora provveduto alla rimozione nonostante le numerose polemiche che si erano scatenate e le richieste pervenute. Stanchi di aspettare, il Collettivo Ugualmente aveva deciso di intervenire, colorando i manifesti con delle bandiere arcobaleno e incollando dei fogli con frasi di apertura nei confronti delle coppie omosessuali e contro l’odio verso immigrati e comunità LGBT.
Il sindaco di Frosinone dalla parte della comunità LGBT
Ieri, anche il sindaco di Frosinone ha deciso di dire la sua, dopo troppi giorni di silenzio. Le sue parole sono state però una dura e piacevole condanna ai manifesti. Oltre ad essere abusivi, questi manifesti dimostrano l’ignoranza di chi ha commesso l’atto, e vanno contro i principi della città stessa. Nel giro di pochi giorni, assicura il primo cittadino, i manifesti verranno eliminati definitivamente.
Ecco il suo discorso in merito:
L’omofobia è sinonimo di crassa ignoranza o – scendendo di livello, utilizzando così un’espressione diretta ai destinatari di quella ignobile propaganda affissa, abusivamente, sui muri del capoluogo – è la prova provata di alcune sacche di stupidità ancora presenti nell’uomo. I nostri principi e i nostri valori di riferimento, come persone e come amministratori, concepiscono le proprie basi nella coesione sociale, nella democrazia, nella solidarietà e nella libertà. Che non è certo la libertà di diffondere messaggi di odio a scapito di altri concittadini.
Di concerto con le forze preposte, l’amministrazione comunale si è già attivata per eliminare dal paesaggio urbano questa triste testimonianza di inciviltà e ignoranza. Per il resto, si cercherà di supplire ad alcuni inqualificabili comportamenti, promuovendo la cultura del dialogo e la riflessione sul pluralismo e sulle diversità.
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