Salve,sono un insegnante di scuola primaria, ho 30 anni non vivo con i miei da 10 anni, abito e lavoro in città molto distanti dalla loro. Professionalmente mi sento realizzato, ho conseguito la laurea, ho un bel posto di lavoro, mi piace lavorare con i bambini però ho un unico problema, che vorrei porvi: è possibile essere attratto esclusivamente da una donna e credere che lei sia l’unica compagna della propria vita ? Mi spiego meglio: io sono gay, non ho dubbi su questo, però mi sono molto affezionato e sono attratto soltanto da una ragazza, e nella mia vita cmq frequentemente esposta agli incontri femminili, non ho mai avuto relazioni sessuali complete con altre donne, con questa però si…ci sto bene, faccio sesso regolarmente, le voglio molto bene, insomma potrei viverci insieme molto tranquillamente…ma ho dovuto interrompere la relazione perchè la mia natura sessuale potrebbe causarci non pochi problemi in futuro…sono in crisi, ho bisogno di un aiuto, dovremmo fare delle scelte molto serie…lei vive all’estero ed ha sempre aspettato che io la facessi venire in italia per poter vivere meglio e realmente il nostro rapporto…ma io non ho mai voluto farla venire per i motivi che vi ho accennato !
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Carissimo Gino,
quello che hai descritto sottolinea quanto sia difficile non solo essere soddisfatti nella propria vita, ma ancor più sentirsi sereni delle proprie scelte.
Quello che mi colpisce è la tua forte determinazione nel definirti omosessuale. Sai credo che la natura umana, ancor più se riconoscibile nei termini dell’identità sessuale e quindi nel suo comportamento, abbia una variabilità che potrebbe essere ben rappresentata solamente in un continum (eterosessualità-omosessualità) dove “tutto” diventa espressione di “possibilità”. Il resto è stereotipo, quindi pregiudizio!
Non è facile suggerirti una soluzione, anche perché solo tu potrai chiarirti cosa è più importante. Però provo a farti un esempio, con il solo scopo di farti riflettere. Nel passato, ma è praticamente presente a tutt’oggi, alcuni uomini, che trovavano difficile accettarsi come omosessuali, presi nella morsa del giudizio sociale, preferivano sposarsi ed eventualmente vivere, in modo clandestino, i veri desideri oramai nascosti: la propria esperienza omosessuale. Essere omosessuali oggi credo sia paragonabile a vivere e sentirsi in sintonia con il proprio io, piuttosto che rimanere ancorati alle paure dell’inaccettato. Essere omosessuali oggi significa essere semplicemente individui.
Se, come dici, il tuo orientamento omosessuale è più in linea con l’attrazione omoerotica, è necessario che tu provi a ridefinire internamente ciò che sta accadendo con quella ragazza. Anche se c’è sessualità potrebbe non essere chiaro quanto la vostra relazione sia tendenzialmente amorosa, oppure amicale.
Potrebbe esserti di aiuto chiederti cosa questa persona ti stia comunicando e, ancor più importante, cosa si nasconda dietro l’attrazione anche sessuale che tu stai provando. Chiediti inoltre se le esperienze omosessuali passate, che non conosco e non hai neppure accennato, possono ritenersi soddisfacenti, oppure deludenti. Prova a non avvilirti e allo stesso tempo non incastrarti in circoli viziosi mentali che, inevitabilmente, ti porteranno non solo a stare in ansia, ma e soprattutto, a fare scelte che potrebbero non corrispondere a verità!
Nel tuo caso ti suggerisco, se non lo avessi ancora preso in considerazione, di rivolgerti, anche solo per una consulenza, ad uno psicoterapeuta, oppure sessuologo, con il quale provare a evitare incastri pericolosi e scelte estreme.
Rimango a tua disposizione
Un abbraccio
Dr Fabrizio Quattrini
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di Fabrizio Quattrini
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