È uscito ieri nei cinema d’Italia Napoleon, nuovo kolossal di Ridley Scott con il premio Oscar Joaquin Phoenix negli abiti dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte. Al suo fianco Vanessa Kirby, nel ruolo di Giuseppina di Beauharnais, prima moglie del fondatore del Primo Impero francese, da lui sempre amata. Non riuscendo ad avere figli con Giuseppina, Bonaparte sposò successivamente Maria Luisa d’Asburgo-Lorena, con la quale ebbe il suo primo e unico figlio legittimo, Napoleone Francesco.
Pur avendo avuto due mogli, a lungo si è speculato sulla sessualità di Napoleone. D’altronde la Francia di fine ‘700 era a dir poco libertina.
Negli anni successivi alla morte di Napoleone la sua sessualità è stata esplorata da esperti e accademici. Nel 1972Frank M. Richardson espose delle prove in tal senso nel suo libro Napoleon: Bisexual Emperor. Nel libro, che è da tempo fuori stampa, lo studioso esplorava le relazioni di Bonaparte con personaggi del calibro di Alessandro I di Russia. Napoleone rimase infatti affascinato dallo zar russo, descrivendolo come “particolarmente bello, come un eroe con tutte le grazie di un amabile parigino”.
Napoleone scrisse a sua moglie: “Se Alessandro fosse una donna, lo farei mia amante”.
Non sapremo mai esattamente cosa intendesse realmente Napoleone. Probabilmente stava semplicemente dicendo a sua moglie che Alessandro I era malleabile, facilmente manipolabile – o forse stava cercando di comunicare un’attrazione che, all’epoca, era incomunicabile. D’altronde termini come “bisessuale” non esistevano quando Napoleone era in vita, il che complica ulteriormente le cose.
Nel film di Ridley Scott, che tende a smitizzare la figura di Bonaparte rendendola a tratti particolarmente ridicolo, non vi è traccia di una sua presunta bisessualità, con Alessandro I di Russia più che presente ma invaghito da Giuseppina, più che da Napoleone in persona. Il kolossal di Scott, in cui compare anche Rupert Everett negli abiti del duca di Wellington, ripercorre l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Giuseppina per l’appunto, mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e spettacolari mai realizzate.
Nei giorni scorsi ha fatto clamore la decisione di un museo britannico, che ha deciso di utilizzare i pronomi “she/her” nei confronti dell’imperatore romano Eliogabal, in quanto donna trans, suscitando non poche polemiche.
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