Il nuovo corso politico in Liguria taglia i diritti LGBT. Dopo la vittoria alle comunali di Genova del centrodestra il patrocinio al Pride non sarà più all’ordine del giorno.
Un cambiamento già annunciato quello che ci sarà a Palazzo Tursi e che si potrà vedere già dal Liguria Pride di sabato, a cui il neo eletto sindaco Marco Bucci non parteciperà, così come il resto del centrodestra. Un’assenza ancora più amara se raffrontata alla presenza del sindaco uscente Marco Doria, che sarà ancora al corteo.
“Il patrocinio delle istituzioni per il Coordinamento era un segnale importante, fondamentale – spiega Federico Caprini Acquarone, del Coordinamento Liguria Rainbow – non abbiamo mai ricevuto alcun sostegno economico, ma il patrocinio era un segnale di riconoscimento per la nostra organizzazione e un impegno, implicito, dell’amministrazione a difendere i diritti che noi difendiamo, tutti i diritti”.
Per la comunità LGBT ligure si prospettano giorni di battaglia: con la nuova giunta è certo che anche Genova si accoderà alle politiche già attuate dalla regione Liguria, anch’essa a guida centrodestra, che ha attivato il famoso sportello “anti-gender” e contrastato le iniziative culturali e scolastiche sulla sessualità e l’omogenitorialità.
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