È stata definita lesbica ma a quanto pare non è così. Per questo
Leonia Coccia, la ex concorrente del Grande Fratello 9, ha deciso di denunciare per diffamazione la ragazza che aveva parlato delle sue presunte preferenze sessuali in un video su Youtube. La falsa notizia è stata riportata per diversi giorni su riviste di cronaca rosa, quotidiani e siti internet compreso Gay.it, con il risultato di causare alla Coccia, che ha 23 anni, «gravi disagi all’immagine e alle relazioni personali» spiega nella querela depositata all’ufficio primi atti della Procura di Roma dall’avvocato Cristiano Brunelli.
L’avvocato Cristiano Brunelli ha spiegato che «Le voci sulla presunta omosessualità di Leonia rappresentano esclusivamente un meschino tentativo di alcune persone per emergere dall’anonimato e conquistare un posto nel mondo dello spettacolo. Leonia – sottolinea poi il legale di Leonia – non ha assolutamente nulla contro gli omosessuali, ma spiace che alcuni organi di informazione abbiano messo in dubbio un aspetto così intimo della sua personalità».
Il video in cui si parlava di Leonia si intitola "La sfortuna mi fa
capoccella" ed è una docu-fiction nella quale una conoscente della Coccia, Caterina D’Agostino, descrive "esperienze carcerarie e quelle legate all’utilizzo di sostanze stupefacenti". Ma nel filmato si afferma anche che la Coccia è lesbica.
La concorrente del Grande Fratello, per esigenze di copione in
quel film interpretava la parte della compagna della D’Agostino. Quest’ultima era dunque «ben cosciente che quanto è stato narrato nel cortometraggio rappresentava esclusivamente finzione scenica ed erano completamente assenti scene di natura pornografica». Insomma – continua l’avvocato – la signora D’Agostino ha falsato un "rapporto di semplice amicizia" e ha approfittato della notorietà della Coccia «per ottenere, a sua volta, occasioni lavorative nel mondo dello spettacolo».
Leonia ha sottolineato: «Non nutro alcun sentimento negativo
riguardo le persone omosessuali, anche dal momento che molti miei amici sono gay. Tuttavia mi dispiace che alla mia età venga messa in dubbio la mia reale natura di donna, soprattutto per fini speculativi»
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