ROMA. Sono andato ad intervistare Giorgia a casa sua. Ero già stato a casa sua ma sempre di notte. Arrivandoci di giorno ho notato che il suo appartamento mi ricordava la casa di un telefilm che ho molto amato, "Due cuori in soffitta". Un appartamento caldo, colorato ed accogliente. Ma non devo scrivere un articolo per Casaviva quindi…
Fabio: Non saprei proprio che dire di nuovo per iniziare, presentati da sola.
Giorgia: Mah..che dire..sono una matta. Un po’ insicura, un po’ aggressiva, perché lo devi essere, per difenderti. Cerco sempre qualcosa che neanche so cos’è. Ecco, una matta trentenne nel pieno della crisi delle donne della mia generazione.
Crisi ormonale?
Crisi generale. Penso che le trentenni di oggi siano fregate. Non ci siamo liberate dei sensi di colpa. Abbiamo come modello i nostri genitori e quindi a trent’anni dovremmo già avere un marito dei figli..pensa un po’ io non riesco nemmeno a costruirmi un rapporto serio!
Tra le cose che hai sentito dire su di te, cosa ti è piaciuto e cosa no?
Molte cose non mi sono piaciute anche perché mi sono state dette quando ero più giovane e andavo in crisi nera subito non avendo nessun tipo di sicurezza. Adesso non è che abbia acquistato molta più sicurezza, ma almeno so cosa non sono, mi conosco un po’ meglio e riesco ad accettare anche le critiche cattive, tipo quella che mi fu fatta quando avevo 23 anni: un giornalista mi definì "la cantante dei cubetti di ghiaccio". Non so perché ma ho sempre dato un po’ fastidio..
Perché sei brava.
Dici?
Dai, non mi fare la finta modesta adesso!
No. Però effettivamente ho avuto un periodo in cui ero molto chiusa, lo ero proprio nella mia vita privata. Mi proteggevo molto, anche dalle amicizie, dalle persone nuove. Vivevo anche con una persona che mi portava a questo, ad una sorta di isolamento e quindi ero chiusa anche quando cantavo. Poi la vita ti porta a fare nuove esperienze, prendi coraggio, fai delle scelte, cambi vita più di una volta, e alla fine impari ad aprirti senza aver paura.
Ed invece cosa ti è piaciuto che hanno detto di te?
Una cosa che mi piace e nello stesso tempo mi stupisce e quando qualcuno, che ha visto un concerto o ha comprato un disco, mi racconta di aver provato un’emozione.
Tu sai che io nel mio libro, Lettere alla Iena, ho parlato male (anche) di te, ma vorrei analizzare punto per punto quello che ho detto con te, ti va?
Certo!
Inizierei da un mini scoop: Io ero convinto che tu fossi assolutamente di destra…..
Un sacco di gente lo crede!! Ma non è vero! Forse lo credono perché sono tifosa della Lazio..
Ma mica tutti i tifosi della Lazio sono di destra!
No! E poi io sono tifosa della Lazio per colpa di mio padre che mi vestì da laziale quando avevo tre anni. Lui era l’unico laziale in una famiglia di romanisti. Ho sofferto come un cane! Angherie da parte di nonni, zii, cugini!!
Hai capito cosa vuol dire essere una diversa…
Esatto. Mi si è attaccata questa cosa addosso, non capisco. Figurati che mio nonno durante la guerra teneva a casa amici partigiani ed ebrei, rischiando la vita di moglie e figli… proprio per formazione non ce la farei a dare un voto ad un partito nel cui simbolo c’è la fiamma tricolore… proprio non posso… Giusto alle ultime elezioni dichiarai che votavo a sinistra perché me lo chiesero. Certo che io sono sempre fuori moda: va di moda la destra? E io dichiaro di votare a sinistra!!
Veniamo a quello che ho scritto di te. Dunque mi fa molta rabbia il fatto che una cantante brava come te, non abbia un’immagine che nella mia testa dovrebbe avere una con il tuo talento.
Anche a me fa rabbia questo. Perché anch’io ho un immagine nella mia testa che secondo me, non riesco a costruire! Lo so che non basta avere una bella voce.
Ti ho poi paragonato a Mariah Carey…
Wow…
In questo senso. Anche lei bravissima, e cosciente di esserlo, quando canta ti fa dei virtuosismi continui tanto che ti chiedi: ma che cazzo sta cantando!!?? Basta! Lo sappiamo che sei brava! Cantaci la canzone!
(ride!) Ma quello è un fatto di formazione artistica. Capisco che tu vai al concerto e vuoi sentire la canzone come la conosci, però io sono cresciuta ascoltando quel tipo di musica. Pensa che io quando vado ai concerti cerco proprio la versione diversa da quella dei dischi. Probabilmente mi sono calmata ultimamente da quel punto di vista…
Si è vero, nell’ultimo concerto sono riuscito a riconoscere tutte le canzoni… e a proposito di canzoni… ci sono dei pezzi che tu canti che secondo me non sono all’altezza della tua voce. Perché canti anche canzoni più banalotte?!
Perché io sono tante cose diverse. Molte delle canzoni che canto le scrivo io…
Quindi mia gaffe clamorosa …..
No assolutamente. Io cerco di costruirmi un repertorio vario per quando canto dal vivo, che è la cosa che più amo. In più metti che a volte porti dei pezzi favolosi ai discografici che poi ti dicono "questo non te lo pubblico"!
Anche al tuo livello capita?
Eccome! Ma anche a livelli molto più alti! Tu fai un certo tipo di lavoro e poi trovi questo muro davanti che ti confonde ancora di più le idee su cosa cantare o meno. Per me non è ancora facile capire cosa voglio cantare e allora mi rifaccio a quello che mi piace ascoltare. In più, alcuni vogliono il testo impegnato, altri la musica, io comunque devo cantare cose che mi sento. Nel ’99 ero innamorata e ho fatto un disco intorno a questo amore, ed era Girasole. L’ultimo disco invece, Senza ali, è una depressione da trentenne! Devo comunque cantare delle cose che mi appartengono…
Ci sono canzoni che vorresti aver cantato e/o scritto tu?
C’è una canzone italiana di un po’ di tempo fa che mi sarebbe molto piaciuto scrivere e cantare che è Chi sa se lo sai di Lucio Dalla e Ron. Un testo meraviglioso e una bella melodia. Poi mi sarebbe piaciuto cantare Calling you (vi ricordate Bagdad Café?)
Perché non hai mai fatto un musical?
Nel corso degli anni mi è stato proposto più di una volta ma non credo di essere all’altezza…
Tu sei pazza!!
Ma soprattutto perché avevo paura che il musical m’invecchiasse, anche perché chi me lo aveva proposto aveva fatto sempre cose molto classiche.
Ripeto: sei pazza ma cambiamo discorso. Sanremo: chi vincerà?
A me piacerebbe molto vincessero i Timoria.
Scordatelo.
Lo so, lo so. Allora Loredana Bertè! Se lo merita!
Stai già lavorando al disco nuovo?
Si, sto scrivendo qualcosa.
Perché non prendi in considerazione la possibilità di scrivere un pezzo che parli di un’amore ufficialmente gay? Credo saresti molto adatta.
Ci penserò seriamente. Anche perché come sai, sto frequentando molti amici omosessuali ultimamente e di materiale per scrivere ne potrei avere tanto!!
Grazie Giorgia!
Grazie a te!
di Fabio Canino
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