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Parole, parole, parole – non è il celebre gioco di seduzione tra Mina e Alberto Lupo, ma un altrettanto significativo siparietto, avvenuto ieri, su una delle questioni più scottanti del presente. Anzi l’urgenza. Anzi l’ormai irrecuperabile condizione del Pianeta. Chissà, i fatti appaiono confusi. Il cambiamento climatico Bla! Bla! Bla!
In occasione del Youth4Climate: Driving Ambition (28/30 settembre), circa quattrocento attivisti, tra i 15 e 29 anni, si sono riuniti, a Milano, con l’intento di stilare delle richieste da presentare al Pre-Cop26. Dove, nei prossimi giorni, alcuni leader mondiali si riuniranno, sempre nel capoluogo lombardo, per discutere degli argomenti al centro del summit delle Nazioni Unite COP26 programmato a Glasgow, il prossimo 31 ottobre. Insomma un gioco di matrioske, o un telefono senza fili. Forse, alla fine, si arriverà in Scozia con la convinzione di distruggere definitivamente questo Pianeta. Lo hanno detto Greta e i suoi amici!
Ritornando a Milano, è proprio di ieri, per l’evento introduttivo, l’intervento virale dell’attivista Greta Thunberg. Già dal primo minuto ha messo in chiaro la situazione: Bla! Bla! Bla! appunto Parole, parole, parole quelle di chi ha in mano le sorti della Terra e il potere decisionale. L’accusa è la totale inefficienza delle politiche green, che da più di trent’anni le maggiori nazioni inquinanti si affannano a promettere.
Ricostruire meglio: bla, bla, bla. Green economy: bla, bla, bla. Zero emissioni entro il 2050: bla, bla, bla.
L’intervento di Thunberg continua con uno sguardo più ampio, che abbraccia tutti gli aspetti legati al cambiamento climatico: dal sistema economico, a quello di produzione, ai rischi maggiori per chi vive in contesti fragili. In circa sette minuti, mette in campo tutte le tematiche essenziali di questo periodo notando, inoltre, che i leader mondiali «invitano persone giovani scelte con cura a incontri come questo per far finta che ci ascoltino. Ma chiaramente non ci ascoltano. Le emissioni stanno aumentando. La scienza non mente».
Resta il dubbio su quale sia l’utilità di certi summit – ripetuti uguali a se stessi ciclicamente – e maratone di conferenze per intere settimane. Certamente parlarne è fondamentale e persone come Greta Thunberg sono d’ispirazione per le nuove generazioni. Ma, spesso, sembra più un esercizio mediatico e di potere, da ambo i fronti, che un sincero interesse ad agire.
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Sinceramente ancora sono indeciso se rinchiudere lei, mamma e papà o addirittura tutti e 3 così ce li togliamo dai coglioni.....ma un mondo da salvare può essere affidato a sta faccia da minchia? No dai dategli 2 sganassoni e fatela studiare tanto non credo che riesca anche in quello. Anzi povera mamma e povero papà co sto dito in culo! A Thunberg ma non rompere i coglioni che già ce li abbiamo a peperini per cazzi nostri!