Un nuovo studio condotto dal Pew Research Center si è soffermato sulle enormi differenze di vedute nei confronti del matrimonio tra persone dello stesso sesso tra i vari Paesi del mondo. Il rapporto, che copre ricerche effettuate negli ultimi due anni, ha rivelato ad esempio che solo il 2% degli adulti sostiene il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Nigeria rispetto al 92% della Svezia.
L’indagine ha contemplato 32 Paesi, suddividendo le opinioni delle persone in base a diversi fattori, tra cui luogo di provenienza, età, genere, ideologia politica, religione.
I cittadini dell’Europa occidentale si sono distinti come sostenitori relativamente convinti del matrimonio tra persone dello stesso sesso, in particolare Svezia (92%), Paesi Bassi (89%), Spagna (87%), Francia (82%) e Germania (80%), dove il matrimonio paritario è legalmente riconosciuto.
Nel Regno Unito, tre quarti degli adulti (74%) sono favorevoli al matrimonio tra persone dello stesso sesso, nonostante il governo conservatore abbia cavalcato una retorica omobitransfobica in questi ultimi anni.
In Italia il 73% delle persone si è dichiarato favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso, per quanto dal via libera alle unioni civili nessun governo ne abbia mai realmente discusso. Nel nostro Paese, come dimenticarlo, non esiste neanche una legge contro l’omobitransfobia, con il DDL Zan bocciato al Senato sul filo del traguardo. Non era mai stata tanto alta la percentuale di italiani favorevoli al matrimonio egualitario.
In Polonia il 41% degli adulti si è detto favorevole alle nozze same-sex, percentuale che cala al 31% in Ungheria. Entrambi i Paesi sono sotto la lente dell’UE a causa delle rispettive leggi omobitransfobiche.
Negli Stati Uniti il 34% si è dichiarato contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso, mentre il 63% lo sostiene. Percentuali pericolosamente in calo. Lo studio ha rilevato come gli elettori democratici abbiano quasi il doppio delle probabilità rispetto agli elettori repubblicani di sostenere il matrimonio egualitario: l’82% contro il 44%. In Sud America, il 67% degli argentini, il 63% dei messicani e il 52% dei brasiliani sostengono il diritto delle persone LGBTQIA+ a sposarsi.
Spostandoci nella zona Asia-Pacifico, il sostegno al matrimonio tra persone dello stesso sesso è più alto in Australia e in Giappone, con tre quarti degli adulti australiani e quasi sette su dieci giapponesi a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso. In India, il 53% degli adulti sostiene che il matrimonio tra persone dello stesso sesso dovrebbe essere legale, mentre il 43% si oppone. La Corte Suprema indiana ha recentemente respinto la richiesta di legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. (L’indagine è stata condotta prima della sentenza). In Corea del Sud il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è ancora legale. Tra i sudcoreani, il 41% è favorevole al matrimonio legale tra persone dello stesso sesso e il 56% è contrario. A Taiwan, dove le nozze same-sex sono legge, una percentuale più o meno uguale afferma di sostenere (45%) e di opporsi (43%) al matrimonio tra persone dello stesso sesso. In Thailandia il 60% della popolazione sostiene il diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso, con il Governo sempre più vicino alla sua approvazione definitiva. Gli indonesiani sono fortemente contrari alla legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso. Circa nove su dieci (92%) si oppongono. Solo il 5% degli indonesiani lo sostiene.
Il Sudafrica è l’unico Paese africano in cui il matrimonio tra persone dello stesso sesso è legale, eppure il 59% dei sudafricani non lo sostiene. Nigeria e Kenya sono i Paesi africani meno favorevoli al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Solo il 9% dei kenioti approverebbe una legge specifica, con il 2% dei nigeriani.
Il 56% degli israeliani, infine, si dice contrario alla legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Ad oggi, il matrimonio egualitario è permesso in 37 Paesi del mondo, ovvero Andorra, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Cuba, Costa Rica, Danimarca, Ecuador, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Malta, Messico, Nepal, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Sudafrica, Svezia, Svizzera, Taiwan e Uruguay.
Foto di Camila Blando su Unsplash
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