Mentre l’estate è entrata nel vivo, e chi può si concede una vacanza più o meno meritata, l’industria del porno (o pornbiz, come si dice oggi) sta iniziando a preparare le mosse con cui cercherà di calamitare l’attenzione del suo pubblico nella prossima stagione. Questa operazione sarà particolarmente importante quest’anno, visto che – al rientro dalle vacanze – il mondo dell’hard dovrà ancora confrontarsi con una crisi economica globale senza precedenti da quando il porno è diventato un fenomeno di massa (e che, nonostante i primi segni di ripresa, sembra ancora lontana dalla sua risoluzione). Come stimolare, quindi, l’attenzione di un pubblico che – per forza di cose – è diventato molto più attento a come spende i suoi soldi?
Probabilmente le parole chiave, che già si erano fatte largo dopo il terremoto rappresentato dalla diffusione di internet, saranno ancora rinnovamento e qualità. Forse parlare di "rinnovamento" riguardo a una forma di intrattenimento che ruota attorno ad una cosa vecchia come il mondo potrebbe suonare un po’ paradossale, eppure le infinite formule con cui si può veicolare l’hard dimostrano che si tratta di un paradosso superabile. In particolare questo discorso risulta valido per il porno gay, che a differenza di quello etero può giocare molto sul fatto che i suoi prodotti non risentono delle dinamiche di genere e dei vincoli culturali a cui devono sottostare quelli etero. A quanto pare nei prossimi mesi il rilancio del porno gay affiancherà formule classiche (debitamente aggiornate) a idee del tutto impensabili fino a qualche anno fa, con una puntatina alla riscoperta dei grandi successi del passato.
Come era prevedibilie il porno gay "di genere", ispirato cioè ad altri generi cinematografici, non passa mai di moda, e proprio in questo periodo si è rivelato un inaspettato successo il fantascientifico Visitor della Raging Stallion (che vede il tatuatissimo Logan McFree particolarmente a suo agio nel ruolo di un alieno un po’ festish) e si punta molto su titoli che omaggiano film di successo, come l’imminente Twinklight della giovane Extreme Production (per la regia del talentuoso Afton Nills e ispirato al quasi omonimo film a base di giovani vampiri). Nel frattempo, per ottimizzare i guadagni a fronte di una liquidità non più senza fondo, diverse majors del settore stanno provando a puntare sul mercato dei pornofili D.O.C., come ad esempio la Titan Media con i suoi blue-ray, che – a differenza dei DVD – offrono tonnellate di materiale inedito (interviste, papere, dietro le quinte), scene tagliate e – soprattutto – sequenze esclusive per palati forti.
Allo stesso modo si ripropongono video mai visti in DVD, compilation tematiche e – soprattutto – DVD che raccolgono le migliori prestazioni di performers che hanno fatto la storia del porno gay in VHS, ma che non avevano mai avuto un’edizione dignitosa sui nuovi supporti digitali: in questo senso si sta rivelando decisamente interessante la collana di monografie "THE BEST OF" di All Worlds Video e Catalina, che sta facendo conoscere alle nuove generazioni i performers culto degli anni 80 e 90. Tuttavia l’iniziativa più originale in questo senso arriva dalla AMG, che produce filmati fin dagli anni 50 e che è riuscita a firmare un contratto con la Apple per rendere disponibile parte del suo immenso archivio softcore su iPhone. Se però cercate novità nel senso pieno del termine, vi farà piacere sapere che lo storico studio fondato da J.D.
Cadinot si è rimboccato le maniche e ha deciso di proseguire nella realizzazione di video seguendo le orme del videomaker francese scomparso l’anno scorso. Il compito di non fare rimpiangere il grande maestro spetta ora al suo pupillo François Orenn, il cui video di debutto – Anges et Demons – sembra promettere davvero bene al riguardo. Nel frattempo anche un altro nome storico del Made in Europe è nel bel mezzo di una rivoluzione: infatti la BEL AMI ha deciso di fare quello che nessuno aveva mai osato fare prima, applicando alla lettera il detto "se non puoi batterli unisciti a loro". Infatti sta collaborando con il popolare sito corbinfisher.com per la realizzazione di un video dal titolo "Seven Americans in Prague" (che omaggia quel "An American in Prague" che consacrò la BEL AMI negli anni 90). BEL AMI e Corbin Fisher hanno deciso di unire i loro performers in un progetto che sicuramente lascerà il segno e segnerà la fusione definitiva fra web e hard tradizionale. Cosa ci riserverà il futuro? Non ci resta che stare a vedere.
di Valeriano Elfodiluce
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