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Censura omofoba di Stato in Brasile: tribunale ordina l’eliminazione da Netflix del film con Gesù gay

Nel frattempo, la polizia ha richiesto un mandato di cattura internazionale per uno dei responsabili dell’attentato agli uffici dei produttori del film.

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2 min. di lettura

Alla fine, il Brasile ce l’ha fatta. O meglio, la censura omofoba del Brasile. Netflix ha disposto l’eliminazione del film “La prima tentazione di Cristo“, pressata da oltre due milioni di persone, oltraggiate e scioccate. Il film, diventato ormai celebre per tutte le polemiche che si sono scatenate, per dipingeva Gesù come un ragazzo gay che durante i 40 giorni nel deserto incontra Orlando, di cui si innamora. Questa particolarità, assieme ad altre divertenti rivelazioni, hanno dipinto una commedia in un film blasfemo. In Brasile, poi, la pellicola era stata duramente attaccata, fino ad arrivare alla censura.

Ma le polemiche non si sono fermate a una petizione e all’intervento del tribunale. La vigilia di Natale, un gruppo di persone ha lanciato una molotov contro la sede del collettivo “Porta Dos Fundos“, autori del film . Per l’attentato chiaramente intimidatorio è stato identificato un uomo, che però è fuggito dal Paese. 

La sentenza del tribunale che ha disposto una censura omofoba

Il giudice ha spiegato che:

Il diritto alla libertà di espressione, scritta e artistica, non è assoluto.

Ha continuato sottolineando che “Le reti sociali sono incontrollabili“, e Netflix è accessibile a tutti, “compresi i minori di età“.

Vista l’indignazione scatenata, quindi, il film meritava la censura. E Netflix ha dovuto sottostare all’ordinanza, per la quale non ha rilasciato commenti. Mentre tutti festeggiano per la censura, però, è intervenuto l’Ordine degli Avvocati del Brasile, per voce del presidente Felipe Santa Cruz:

Qualsiasi forma di censura o minaccia a questa libertà conquistata a fatica significa una battuta d’arresto e non può essere accettata dalla società. 

Mostrando quindi una critica alla censura omofoba del giudice.

Responsabile dell’attentato fuggito in Russia

E sempre in questi concitati giorni, la Polizia ha individuato uno dei responsabili dell’attentato. Si tratta di Eduardo Fazi, membro di Comando de Insurgência Popular Nacionalista, un gruppo cattolico integralista. Fazi era l’unico a volto scoperto, e sembra che dopo l’attentato sia scappato in Russia per evitare l’arresto. Avendo confermato di essere stato presente all’assalto, sembra che voglia chiedere l’asilo politico al Paese, in modo da evitare il processo in Brasile.

La Polizia ha inviato la inviato la richiesta di arresto all’Interpol.

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One thought on “Censura omofoba di Stato in Brasile: tribunale ordina l’eliminazione da Netflix del film con Gesù gay

  1. Ecco il cattofascimo all’opera, la legge dello stato al servizio della religione. Passo dopo passo l’occidente sta tornando al fondamentalismo cristiano e così avremo di nuovo le guerre di religione, che bei tempi quelli in cui lo stato puniva quelli che erano sgraditi alla religione di stato ! Chissà che trattamento ci riserverà lo stato italiano quando anche da noi il cattolicesimo diverrà di nuovo religione di stato? Chissà…. ma vuoi mettere il privilegio di essere fatto fuori da un boia cristiano invece che islamico.. queste sì che sono soddisfazioni. Avanti così , facciamoci proteggere dal fondamentalismo islamico dando potere ai fondamentalisti cristiani…Cosa mai potrà andare storto?

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