“Il miglior amico g*y gonfiabile”. E’ questo lo slogan con cui la nota catena di negozi inglese Tesco ha messo in vendita un bambolo gonfiabile. Uno slogan che è costato caro all’azienda, accusata di avere volutamente censurato la parola “gay” pur senza rinunciare a guadagnare mettendo in vendita il prodotto. Il bambolo in questione, infatti, è in vendita anche sul sito britannico di Amazon dove la parola gay appare chiaramente e senza asterischi. Sul sito di Tesco, invece, la censura veniva ripetuta anche nella descrizione in cui si spiegava che si tratta di un prodotto destinato alle donne che vogliono un amico gay “sempre pronto a dare il consiglio giusto in campo di moda e a dirvi se il vostro sedere sembra grosso”.
“E’ come cercare di vendere ghiaccio agli eschimesi – ha commentato Ben Summerskill, presidente dell’associazione Stonewall -. Non si capisce perché una donna debba voler comprare un migliore amico gay gonfiabile quando ce ne sono a centinaia nella vita reale e per di più con un aspetto molto migliore rispetto all’imitazione di Tesco”.
Interrogata dal sito PinkNews, l’azienda ha tentato di scusarsi. “Il prodotto – ha dichiarato un portavoce di Tesco – è stato messo in vendita sul nostro sito da un venditore di terze parti, ma è stato rimosso immediatamente perché abbiamo ritenuto che fosse offensivo. La pagina relativa avrebbe dovuto essere rimossa contemporaneamente al prodotto e stiamo indagando per capire perché, due mesi dopo, risulta ancora visibile”. “Abbiamo linee guida molto chiare per quanto riguarda i prodotti di altri rivenditori sul nostro sito – ha continuato il portavoce – e ci dispiace moltissimo che in questo caso non siano state seguite”. L’azienda ha garantito che i propri tecnici sono al lavoro per eliminare per sempre la pagina in questione.
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