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Io sto con Ken

Davvero abbiamo bisogno di infierire su una persona in difficoltà e su chi non si sente bene nel proprio corpo?

Io sto con Ken - Rodrigo Alves Ken Umano - Gay.it
2 min. di lettura

63 operazioni nel corso di 10 anni, circa 400.000 euro, hanno trasformato il pingue Rodrigo Alves in un (mal riuscito) Ken Umano.

Rodrigo si presta senza dubbio ad incarnare iperbolicamente la folle e riprovevole corsa all’apparenza che caratterizza i nostri tempi, ma dall’altro, fuor di metafora, è senza dubbio una persona che soffre.  È una persona che non stava bene col proprio corpo e che ha intrapreso un cammino senz’altro criticabile, ma che non va ridicolizzato.

Un disagio che è condiviso da migliaia di persone che devono affrontare un percorso di accettazione, medico, esistenziale, lontano dai riflettori e probabilmente meno vacuo, ma, lo ripetiamo, che non è ammissibile venga deriso con crudeltà per qualche punto di share.

Per chi non lo avesse visto (qui il link alla puntata) Rodrigo è stato protagonista di uno scherzo delle Iene domenica 19.

Gli è stato prospettato un ruolo in un kolossal da centinaia di milioni di euro per il quale avrebbe dovuto superare una serie di provini, un format classico negli scherzi ai danni di aspiranti artisti poco dotati e starlette.

Da lì un crescendo morboso di inevitabili prese in giro e umiliazioni gratuite culminato con il Ken Umano nudo su un palco in tutta la sua inadeguatezza mentre si cimentava nelle prove sempre più frustranti richieste dal sedicente regista.

Io sto con Ken - Rodrigo alves Ken Umano nudo e1542728751869 - Gay.it

Lo spettacolo della degradazione umana in cambio di uno spicchio di fama, insomma, una provocazione che in altri momenti e su altri bersagli potrebbe essere giustificata, ma la cui inutile crudeltà in questo caso si è rivolta contro la Sacra Inquisizione Televisiva delle Iene.

Lo scherzo, infatti, terminava con la richiesta estrema, da parte del regista, per il bene dell’Opera: i genitali di Rodrigo, nelle scene di nudo rovinavano la perfezione e l’artisticità dell’insieme, e andavano perciò recisi senza tentennamenti. Compenso offerto al Ken Umano per tagliarsi i genitali: 4 milioni di euro, con tanto di fac-simile di contratto pronto per la firma.

Ormai assurte a simbolo del giudizio hic et nunc, del pubblico ludibrio elevato a metodo,  a supremi dispensatori di capr espiatori da umiliare per la gioia dello spettatore, le Iene hanno dimostrato esattamente il contrario di quello che avevano in mente.

Sì perchè alla richiesta finale, quella che avrebbe dovuto coronare il teorema delle Iene, ossia che Rodrigo sarebbe stato disposto a tutto pur di non perdere la chance di assurgere a mito non più del trash, ma del Cinema, della Cultura con la C maiuscola, il povero Ken Umano, il povero disagiato disposto a tutto, ha sommessamente rifiutato, dicendo una frase che nella sua banalità è suonata quasi profonda, in tanto sciattume televisivo.

“Io sto bene così”.

La domanda è: Le Iene invece stanno bene nella deriva che si sono scelti?

 

 

 

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