E’ stato eletto vicepresidente del Csm Michele Vietti, il deputato dell’Udc oggetto dell’allarme omofobia lanciato da Franco Grillini e dall’Arcigay la scorsa settimana. A nulla è servito appellarsi alla laicità delle istituzioni e, specialmente, dell’organo di autogoverno della magistratura chiamata spesso a decidere su questioni delicatissime (le nozze gay e i crocifissi nelel scuole solo per citarne alcuni più famosi).
Nel frattempo, Arcigay aveva lanciato un appello che aveva raccolto più di duemila firme.
"Ora che Vietti è vice-presidente – ha dichiarato la deputata Paola Concia, relatrice della legge contro l’omofobia affossata dalla pregiudiziale di costituzionalità proposta proprio da Vietti – mi auguro che studi di più. Quella pregiudiziale era il frutto di un atteggiamento ideologico, ed era priva di qualsiasi fondamento. Spero che, dato il suo nuovo ruolo, diventi più equilibrato".
"Vogliamo evidenziare l’assenza complessiva di credibilità di questo personaggio – ha dichiarato Paolo Patané, presidente di Arcigay – anche al di là delle sue posizioni sul tema dei diritti dei gay". "E’ uno dei padri della depenalizzazione del falso in bilancio, legge grazie alla quale il premier ha evitato una condanna per i processi ‘All Iberian’ e ‘Consolidato Fininvest’, in quanto ‘il fatto non costituisce più reato’ – si legge nel testo della raccolta di firme online contro la nomina diVietti lanciata dall’associazione -. E’ stato altresì il promotore del ripristino dell’immunità parlamentare, nel giorno in cui Marcello Dell’Utri veniva condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. E’ l’ideatore del legittimo impedimento, norma che blocca i processi per il Presidente del Consiglio dei Ministri e per i Ministri tutti”.Per non parlare dell’assenza del senso di laicità dello Stato in quelle che Arcigay definisce “pretese egemoniche di uno stato estero, la Città del Vaticano. A più riprese s’è fatto portavoce della contrarietà della Chiesa Cattolica verso il riconoscimento delle unioni omosessuali".
Unica forza politica a criticare l’elezione di Vietti e l’Italia dei Valori tramite le parole del magistrato Luigi De Magistris che si è riferito alla vicepresidenza Vietti parlando di "una pagina buia per la giustizia e la democrazia del Paese". "Con la designazione alla vicepresidenza di Vietti, il Csm dimostra di non aver voluto rispondere alla sfida etica a cui pure era chiamato dalla cronaca giudiziaria, scegliendo quindi di comportarsi nella modalità tipica di una pervicace casta. Vietti infatti porta la macchia indelebile di aver dato la paternità a leggi vergogna come la depenalizzazione del falso in bilancio o il legittimo impedimento, oltre ad essere persona dalla scarsissima cultura democratica, come dimostra la sua partecipazione all’affossamento della legge contro l`omofobia".
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