L’Italia dovrà rispondere anche all’Onu per la scelta di ieri di bocciare le legge contro l’omofobia. L’alto commissario per i diritti umani Navi Pillay, infatti, ha dichiarato: "Affossare la legge contro l’omofobia è stato un passo indietro per l’Italia". Secondo il commissario, il Parlamento italiano non ha tenuto conto delle violenze di cui sono spesso oggetto le persone lgbt che, dice ancora Pillay. "hanno bisogno di piena protezione".
"L’omosessualità e gli omosessuali vengono criminalizzati in alcuni Paesi – ha detto il commissario Onu – ma non possiamo ignorare che i gruppi minoritari, e tra loro gli omosessuali, sono soggetti non solo a violenza, ma a discriminazioni in diversi aspetti della loro vita". Non è la prima volta che l’alto commissario Onu per i diritti umani critica duramente le scelte italiane. Era già successo con la legge che istituisce i respingimenti verso la Libia dei barcono carichi di migranti che tentano di arrivare sulle nostre coste, al punto che Pillay paventò un provvedimento dell’Onu che chiedesse all’Italia di modificare la legge.