Secondo un nuovo studio, i giovani gay, lesbiche e bisessuali hanno maggiori probabilità di usare alcol, sigarette elettroniche, cannabis e tabacco rispetto ai coetanei eterosessuali.
I ricercatori affermano che la colpa è da attribuire allo stress derivante dalla discriminazione basata sull’orientamento sessuale. Tutta colpa dell’omobitransfobia, in sostanza.
Lo studio – pubblicato questo autunno sulla rivista medica dell’American Medical Association, JAMA Network Open – ha esaminato i dati sulle abitudini di 28.291 studenti delle scuole medie e superiori prelevati dal National Youth Tobacco 2022 del CDC (Centers for Disease Control and Prevention). Circa il 4,5% degli studenti intervistati si è identificato come gay o lesbica e l’11,8% si è identificato come bisessuale. Queste percentuali rappresentano circa 4.611 degli intervistati.
I ricercatori hanno scoperto che il 29,3% dei giovani non eterosessuali aveva fatto uso di alcol negli ultimi 30 giorni, rispetto al 21,6% dei giovani eterosessuali.
Circa il 25,6% dei giovani non etero ha dichiarato di aver fatto uso di cannabis negli ultimi 30 giorni, rispetto al 14% dei giovani eterosessuali.
Circa il 26,2% dei giovani non etero ha dichiarato di utilizzare la sigaretta elettronica, rispetto al 16,4% dei giovani etero.
Infine, il 9,1% dei giovani non etero ha dichiarato di aver fatto uso di cannabis negli ultimi 30 giorni, rispetto al 4,6% dei giovani eterosessuali.
I ricercatori hanno scoperto che i giovani bisessuali hanno maggiori probabilità di svapare olio di cannabis e sigarette elettroniche rispetto alle loro controparti gay ed eterosessuali.
“È ben documentato che lo stress delle minoranze (ad esempio, lo stress derivante dalla discriminazione basata sull’orientamento sessuale) è associato all’uso di sostanze da parte dei giovani, il che potrebbe essere coerente con lo svapo di cannabis“, hanno scritto gli autori dello studio.
I risultati di questo nuovo studio riflettono risultati simili ottenuti da studi precedenti.
Un sondaggio del 2018 del Dipartimento della Salute dell’Ohio aveva mostrato come gli adolescenti LGBTQ+ avessero maggiori probabilità di svapare o fumare rispetto ai loro coetanei etero. Uno studio del CDC del 2017 aveva rilevato che le persone LGBTQ+ avessero il doppio delle probabilità di fumare rispetto alle persone eterosessuali e cisgender. Un altro studio dello stesso anno aveva rilevato come i giovani queer avessero maggiori probabilità di fumare rispetto ai giovani etero e cis.
Le persone LGBTQIA+ spenderebbero ogni anno circa 7,9 miliardi di dollari in sigarette.
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