"In Spagna è stato adottato un altro provvedimento a favore dei diritti di omosessuali e lesbiche particolarmente rilevante sul piano simbolico: il risarcimento delle vittime gay della dittatura franchista", è quanto ha annunciato oggi in una stampa Franco Grillini, deputato Socialista. "In Europa vi erano già stati altri risarcimenti individuali a gay e lesbiche vittime del nazismo – ha continuato l’onorevole e presidente onorario di Arcigay -. L’unico paese che non si è mai posto questo problema è l’Italia, se non su sollecitazione delle associazioni omosessuali, e in particolare di Arcigay, ma senza successo. Dopo la legge spagnola è giunto il momento che anche da noi si risarciscano i confinati omosessuali dal fascismo italiano".
Furono alcune centinaia i gay e le lesbiche che vennero deportati essenzialmente alle isole Tremiti. Per reprimere l’omosessualità non c’era solo il confino, ma il regime usava anche l’arma dell’ammonizione, del carcere, dell’internamento in manicomio e dell’allontanamento coatto dalla città d’origine. Sul tema sono stati girati film (Una giornata particolare di Ettore Scola), realizzati spettacoli teatrali (Bent) e scritti libri (La città e l’isola di Franco Goretti e Tommaso Giartosio e Il nemico dell’uomo nuovo di Lorenzo Benadusi).Nessun risarcimento è mai stato riconosciuto agli omosessuali nonostante una legge italiana riconosca esplicitamente gli indennizzi per i confinati e i deportati dal fascismo.
"Per sollevare l’attenzione verso questo problema – ha concluso Grillini – presenterò un emendamento alla finanziaria nel quale chiederò almeno mezzo milione di euro per le vittime omosessuali del fascismo".
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