Sono iniziati il 15 giugno, presso il cimitero monumentale a L’Aquila, i lavori di restauro della lapide del giurista, poeta e scrittore omosessuale prussiano Karl Heinrich Ulrichs.
Ulrichs, considerato l’antesignano dell’attivismo LGBT, morì in esilio a L’Aquila nel 1895 protetto dal marchese Nicolò Persichetti con cui condivideva la passione per il latino. Verso la fine degli anni ’80, invece, un altro nome illustre del movimento LGBT italiano, Massimo Consoli, rinvenne la sua tomba.
L’intervento di restauro, fortemente voluto dall’Arcigay de L’Aquila, sarà realizzato in via volontaria da cinque studentesse, dallo scalpellino e scultore Matteo Cavaioni e dalla restauratrice Sabrina Piantavigna e finanziato da Regione Veneto, Comunità Europea e dalla coppia gay veronese formata Luciano Mazzucato e Mauro Bertoni.
Leonardo Dongiovanni, presidente di Arcigay L’Aquila, è raggiante: “Questo è un grande giorno, grazie alla generosità di due amici e alla competenza di tutti i tecnici, restituiremo alla città e alla comunità LGBT di tutto il mondo il monumento al valore di chi in vita preferì l’esilio alla repressione ordita dalla legge prussiana del tempo”.
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