Lo striscione polemico ha accolto il Lazio Pride nel secondo centro della regione. L’idea è stata di un imprenditore locale: idea goliardica o malcelata omofobia?
“Viva la fica” sarebbe ormai un’affermazione “illegale”. Questo scrivono i blog dell’ultradestra nazionale galvanizzati dalla trovata dell’imprenditore di Latina che ha esposto il messaggio dalla sua finestra in occasione del corteo LGBT.
Che errore cari i miei veri maschi italici e virili! Chiedete alle lesbiche, ai bisessuali, agli uomini transgender eterosessuali e vi intoneranno un coro alla patata!
L’autore del gesto ha negato qualsiasi intento discriminatorio: “Non sono omofobo, ho voluto solo riaffermare i miei gusti sessuali. La mia è un’azione provocatoria – ha spiegato a Latina24ore.it – Che differenza c’è fra un gay e un etero? Nessuna! Perché dobbiamo creare minoranze?”.
Un’azione in buona fede dunque? Avremmo potuto concedere il beneficio del dubbio, ma poi l’imprenditore precisa la sua posizione: “I gusti sessuali fanno parte di una sfera personale. Perché farne una manifestazione? Il sistema politico, sociale e culturale oggi è provocatorio e induce all’omofobia”. Eccolo qui, benvenuto omofobo!
Dopo le segnalazioni sono intervenuti i carabinieri, che gli hanno chiesto di rimuovere lo striscione incriminato: “Mi hanno costretto con le buone maniere a togliere il mio manifesto. In un paese che si definisce libero”.
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ma quanto sono permalose queste signorine, mandargli i caramba a casa!!!, poi ci chiediamo perchè ci detestano…E poi, i miei complimenti ai responsabili dell’ordine pubblico a Latina: deve essere più tranquilla di un cimitero svizzero se hanno tempo e uomini da impiegare in queste fregnacce
Non è una fregnaccia, la pubblica affissione, e di questo si tratta, a prescindere da cosa si affigga è normata secondo legge, quindi se il sig.re a cui piace la fica, non ha pagato la relativa tassa per l’affissione è reo di aver infranto la legge. Inoltre ha infranto il decoro condominale, per affiggere sulla facciata condominale, quindi di proprietà di tutti i condomini, non solo sua, ha bisogno dell’autorizzazione a maggiornaza millesimale… Sarebbe stato lo stesso se avesse affisso un manifesto con “W il CAZZO” o “W GESU'”
Leggere i commenti degli omofobi e dei filo-salvini su IlGiornale è esilarante…
VIVA LA MINCHIA… O LA FIGA… insomma tromba che ti rilassi.
Ad alimentare l’omofobia sono anche le reazioni sconnesse e incontrollate di quelle checche isteriche che per qualsiasi inezia gridano all’omofobia.
E questa vicenda ne è un esempio…..
OMOFOBO!!!!
Secondo me non si tratta di omofobia ma IPOCRISIA.. Tutti che ce l hanno col pride con la classica scusa ke la sessualità e’ una sfera intima personale e non si deve ostentare.. Beh.. Come se poi gli etero non ostentano mai.. Ed a loro non gli si può dire nulla..anzi ti fa onore ostentare in giro che ti sei scopato tante fiche.. Se invece si fanno inculare NON SI PUO DIRE.. DEVE essere tentuto nascosto… Altrimenti sei accusato di ostentare… Classica ipocrisia all.italiana in cui gli etero possono tutto e gli altri no..
si, è vero, ma fare intervenire i carabinieri per uno striscione innocuo come quello è qualcosa di assolutamente ridicolo. Ci fossero scritte frasi razziste e che incitano alla violenza potrei capire lo sdegno e l’intervento delle forze dell’ordine, ma io leggo soltanto “W la Fica”…frase che non è meno provocatoria di quanto non siano certi slogan che si vedono al Gay Pride.
bella figura di merda, quella di chiamare i carabinieri!
Chissà quante donne saranno accorse dopo questo sussulto di virilità irresistibile…
Scomodare i carabinieri mi sembra un’esagerazione ma non lo trovo del tutto sbagliato. Lui stesso ha ammesso l’intento provocatorio, e la provocazione può dare fastidio. Pensate che un manifesto provocatorio contro la chiesa, per quanto innocuo, sarebbe ammesso durante una processione? Ecco, per par condicio non devono rompere il cazzo neanche durante il pride.
Il tipo voleva palesemente infastidire i finocchi, ma poi messo con le spalle al muro ha voluto passare dalla parte della vittima. Tranquillo, che la sua sessualità potrà continuare a sbandierarla ai quattro venti in ogni istante della sua vita come ha sempre fatto, a differenza di chi invece lo fa una volta all’anno durante il pride.