43enne ex premier della Repubblica d’Irlanda, Leo Varadkar, da sei anni felicemente sposato con Matthew Barrett, è tornato a parlare della propria omosessualità e di quanta fatica abbia fatto ad abbracciarla completamente, da giovanissimo, su RTÉ One.
Gay dichiarato dal 2015, Leo ha affrontato l’argomento al cospetto di Mary McAleese, ex presidente d’Irlanda, come riportato dall’Irish Sun.
Penso che l’esperienza di ognuno sia diversa. Credo che sperassi che un giorno sarebbe andata via, che fosse solo una sorta di fase … ho persino considerato che fosse solo una croce momentanea da portare, che un giorno avrei sposato una donna, messo su famiglia e questo sarebbe bastato a sopprimerla. Penso che prima di uscire allo scoperto giudicavo di più le altre persone, probabilmente avevo opinioni sociali conservatrici, quasi come una reazione al fatto che, ‘se devo sopprimere chi sono, allora perché non dovrebbero farlo anche gli altri?’. Finisci anche tu per metterti sulla difensiva. Le persone ti chiedono: “Hai una ragazza?”, oppure “Con chi vai in vacanza?”. E presumi che ti stiano facendo una domanda diversa. Diventi pungente.
Varadkar ha poi ricordato il momento esatto in cui capì che non poteva più mentire, prima del voto referendario irlandese nei confronti del matrimonio egualitario.
Ricordo un collega, mi disse che dovevamo essere generosi con ‘queste persone‘. Allora pensai che non c’era modo di fare una campagna per un sì a questo referendum parlando di ‘loro, gli altri, queste persone‘. Quindi dovevo farlo.
Se suo padre non ha mai avuto problemi con la sua decisione di uscire pubblicamente, mentre sua madre era invece “meno” sicura, perché “preoccupata” che sarebbe stato “picchiato”, che il coming out avrebbe messo fine della sua carriera politica. Nonostante i timori della donna, due anni dopo Leo è diventato il leader del partito di centrodestra Fine Gael, eletto premier nel 2017. Varadkar ha poi parlato delle ulteriori difficoltà vissute in prima persona nel crescere in un’Irlanda bianca e cattolica, avendo un papà indiano e una mamma irlandese.
Sono cresciuto in quella che era un’Irlanda molto monoculturale, molto bianca, molto cattolica. Ero il ragazzo con la pelle scura e il nome divertente. Anche se non credo di essere mai stato sottoposto a nessun tipo di violenza razziale o qualcosa del genere. Spesso sono le piccole cose, il genere di cose in cui le persone ti chiedono da dove vieni. Quanto ti chiedono “tornerai mai in India?”. Sono nato in un ospedale di Dublino, sono cresciuto a ovest di Dublino. È solo ignoranza, ma ti fa sentire ancora diverso.
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