65 anni, ex presidente della Regione Puglia dal 2005 al 2015, nonché già presidente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola è stato eletto nuovo presidente di Sinistra Italiana per acclamazione, dopo la proposta presentata dal segretario Nicola Fratoianni durante il congresso del partito, in corso a Perugia. “Non mi candido a niente, è un ritorno attivo alla politica, questo sì” ha precisato Vendola, entrato in Parlamento nel 1992, per poi uscirne definitivamente nel 2013.
Da tempo compagno del grafico e creative consultant canadese Ed Testa, Nichi è diventato padre di Tobia nel 2016, grazie alla gestazione per altri avvenuta in California. Ebbene questa realtà del tutto privata sarebbe un “problema” per il neo presidente di Sinistra Italiana a detta di Paolo Mieli, ex direttore del Corriere della Sera questa mattina intervistato da Simone Spetia a Radio24.
“Quando fece questo figlio per procura gli chiesero “quanto hai pagato?”, e lui si tenne sempre sul vago”, ha esordito Mieli, per poi aggiungere. “Disse, leggo tra virgolette, “Il ristoro di un anno per il lavoro mancato di Sharlene, la mamma rinunciataria, poi negli USA pesano le spese sanitarie e la clinica, abbiamo pagato un sacco di cose, mai fatto un conto definitivo”. Insomma, è venuto il momento per lui, visto che si discuterà di questa cosa, di farlo questo conto definitivo, mettersi lì con un foglietto di carta a quadretti e vedere, “ho pagato tot di questo, tot di questo”, e dire perché, essendo un personaggio tornato alla politica, un personaggio pubblico, quanto costano all’incirca questo genere di operazioni”.
Parole di evidente gratuità, perché non è chiaro per quale motivo Nichi Vendola dovrebbe far sapere al Paese i costi sostenuti da privato cittadino per portare a termine una pratica assolutamente legale e ampiamente regolamentata in California. Come tutto ciò possa definirsi un “problema” sulla strada politica ritrovata da Vendola, non è propriamente chiaro. Se non a Paolo Mieli.
Intervistato da Bianca Berlinguer lo scorso marzo, Vendola fu molto chiaro in tal senso:
“E’ difficile immaginare che la donna che ha portato mio figlio in grembo potesse farlo per soldi. Lei è assistente sociale, il marito è operaio specializzato, hanno 4 figli. Vivono in una villa in un quartiere residenziale di Sacramento. La nostra madre surrogata è stata mossa dalla gioia di partorire, di avere figli. Ha avuto la gioia di vivere un anno a casa, di poter stare a casa con i suoi figli. Non è come in altre realtà, dove l’utero è in affitto, dove si sfrutta la libertà delle donne. Noi abbiamo rimborsato un anno di mancato lavoro, abbiamo sostenuto tutte le spese necessarie per la gravidanza e per il parto. L’impegno economico importante è stato per le spese sanitarie, i costi della clinica, le spese legali”.
Cos’altro vorrebbe sapere Paolo Mieli, e soprattutto, perché?
Nichi Vendola scrive a Tiziano Ferro papà: “Non riempite di sputi una foto d’amore”
Nichi Vendola papà e l’emozionante primo giorno di scuola del piccolo Tobia
Nichi Vendola: “Sono un padre innamorato, al Governo incolti e irresponsabili”
Gestazione per altri, Nichi Vendola condivide la sua esperienza: “Chi siete per giudicare?”
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.