Dopo il primo annuncio estivo dello scorso luglio, la conferma di inizio 2024. Il 10 gennaio il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha annunciato che il suo governo presenterà a breve un disegno di legge per legalizzare il matrimonio egualitario. Questo 2024 parrebbe essere l’anno giusto per vedere la Grecia sposare le nozze same-sex. Mitsotakis ha ribadito l’intenzione di voler ulteriormente implementare i diritti LGBTQ+, seguendo quanto già fatto nel corso dell’ultimo decennio. Le riforme servirebbero a marcare la distanza dai valori tradizionalmente conservatori della Chiesa ortodossa, da sempre contraria al matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Parlando all’emittente statale ERT, Mitsotakis ha affermato di voler “eliminare qualsiasi discriminazione basata sull’orientamento sessuale”. “Non è qualcosa di rivoluzionariamente diverso da quanto avviene in altri paesi europei”, ha sottolineato.
Il primo ministro si era già impegnato a redigere il disegno di legge nel luglio del 2023, parlando a Bloomberg, rimarcando come sarebbe accaduto “ad un certo punto”, in quanto “parte della nostra strategia”. Conservatore di estrazione liberale, esponente del partito Nuova Democrazia, proveniente da una famiglia di politici liberali, già premier nella passata legislatura tra il 2019 e il 2023 e riconfermato alle elezioni dello scorso 25-26 Giugno 2023, Mitsotakis governa con una maggioranza di centrodestra.
Dal 2015, le coppie omosessuali greche possono unirsi civilmente. Nel 2022 la Grecia ha vietato gli interventi chirurgici di “normalizzazione sessuale” sui bambini intersessuali. Mitsotakis ha aggiunto che la legge proposta non consentirà alle coppie dello stesso sesso di avere bambini tramite gestazione per altri: “Non cambieremo la legge sulla genitorialità assistita. L’idea di avere donne che vengono trasformate in macchine che producono figli su richiesta… Questo non accadrà”.
Tuttavia, la legge andrebbe a proteggere i bambini esistenti di genitori dello stesso sesso, compresi i bambini adottati o quelli nati da GPA estera. In caso di morte di uno dei genitori, all’altro spetterebbero i diritti genitoriali.
Sebbene in Grecia il sostegno ai diritti LGBTQ+ sia aumentato negli ultimi anni, Mitsotakis deve affrontare l’opposizione sia dell’influente Chiesa ortodossa che dei membri più a destra del suo partito. Nel corso dell’intervista ha detto che non costringerà tutti a sostenere il disegno di legge, ma cercherà il sostegno trasversale dei partiti per ottenerne l’approvazione.
“Credo che saremo in grado di garantire l’approvazione del disegno di legge”. “Alcune persone ne trarranno notevoli benefici, nel senso che risolveremo per loro un problema reale. Alcune persone potrebbero non essere d’accordo con il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma non ho alcuna intenzione di perdere questa battaglia”.
Un sondaggio pubblicato dal Pew Research Center nel 2023 ha rilevato che il 49% degli elettori greci sostiene il matrimonio tra persone dello stesso sesso, mentre il 50% è contrario. Il Paese è spaccato. Nel Rainbow Index di Ilga Europe la Grecia si è classificata al 13° posto tra i 49 paesi esaminati per i diritti LGBTQIA+ (Italia al 33° posto). In una percentuale compresa tra 1 e 100, secondo Ilga Europe la Grecia ha aumentato nell’ultimo anno dal 52% al 57% la qualità della vita della sua comunità queer.
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Solo la nostra destra ci sta portando all' età della pietra,in me c'è una rabbia indescrivibile,che schifo!!!!