Alla vigilia di Natale il Comune di Milano ha riconosciuto il diritto alla carriera alias ai suoi dipendenti comunali. A darne notizia la consigliera Monica J. Romano.
Questo significa che i dipendenti transgender del Comune di Milano e delle aziende partecipate vedranno riconosciuto il loro nome di elezione sui documenti interni. Sarà ora possibile accedere all’alias vedendo riconosciuta e rispettata l’autodeterminazione della persona, e pertanto senza diagnosi o perizie mediche.
La carriera alias è un“profilo burocratico formale alternativo e temporaneo che permette la sostituzione del nome anagrafico con quello adottato dalla persona transgender interessata. Lo scorso maggio era stato il comune di Bologna ad approvarla.
“Ringrazio i colleghi del Consiglio comunale che hanno sostenuto la mozione da me proposta e approvata nel maggio 2022 per la riconoscimento del diritto di cittadinanza delle persone trans*”, ha commentato sui social Romano. “Ringrazio la Giunta comunale, l’Assessora al Lavoro e allo Sviluppo Economico Alessia Cappello, la delegata alle Pari Opportunità Elena Lattuada, il Partito Democratico, il CUG e le sigle sindacali per aver lavorato a questo risultato. Ritengo questo un primo e fondamentale segnale dato dalla Città di Milano alla comunità transgender e LGBTQIA+, oltre a un risultato di cui essere molto orgogliosa. Naturalmente il lavoro per i diritti sociali e civili non finisce qui, tanto c’è ancora da fare. Ma, per oggi, godiamoci questo risultato importante non soltanto per una Milano capitale dei diritti, ma per le tante amministrazioni comunali che guardano Milano come un modello da seguire”.
“Una delibera che consente al singolo dipendente, alla singola dipendente, di autodeterminarsi, di determinare il proprio alias, firmare atti amministrativi interni, mail, badge, con il nominativo di alias di riferimento“, ha commentato Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano.
“È il primo passo, perché il Comune rappresenta una realtà fondamentale di 13.000 dipendenti ma l’auspicio è quello di allargarlo a tutte le altre società partecipate collegate al comune”, ha aggiunto Elena Lattuada, Delegata del Sindaco alle Pari opportunità di genere.
Nei mesi scorsi la destra lombarda aveva provato a dichiarare guerra alla carriera alias nelle scuole della regione, con una mozione di Fratelli d’Italia prima annunciata e poi ritirata tra mille polemiche. Ad oggi in Lombardia sono 28 scuole le scuole nelle quali è stato introdotto il registro “alias”, oltre all’università Statale. A Roma ProVita, che ha dato vita persino ad una raccolta firme ad hoc, ha ideato cartelloni ad hoc contro la carriera alias, mentre nel nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Istruzione e ricerca della scuola la carriera alias è stata finalmente inserita.
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