Quale sarebbe stata la sua strada, Lisa, l’ha sempre saputo anche quando le cose non stavano andando nel verso giusto. Il suo ritorno in tv nel programma ‘Ora o Mai Più’ le sta ridando tutto quello che aveva perso nella lunga malattia che l’ha tenuta lì. Ferma. Immobile. Oggi la cantante dell’indimenticata ‘Sempre’, dopo un brutto passato che si è lasciata alle spalle, non conta più i giorni, ma anche ogni singolo minuto, ha fame di vita ed è pronta a riprendersi tutto quello che aveva lasciato in sospeso. E in attesa di vedere se venerdì sera riuscirà ad aggiudicarsi la terza vittoria consecutiva, Lisa si racconta per la prima volta a Gay.It tra passato, presente e futuro.
Le prime due puntate le ha vinte lei e tutti la danno come super favorita per la vittoria finale.
Sono così felice che faccio ancora fatica a rendermi conto di quello che mi sta accadendo. Sono al settimo cielo per l’affetto del pubblico e non le nego che mi sento già ‘vincente’ perché sono ancora qui.
Aveva perso le speranze?
Mai. Quello mai, ma dopo la malattia ci ho messo un bel po’ a riprendermi. Sono stati anni difficilissimi e oggi, tutto questo affetto, mi lascia un po’ così..
Così come?
Inerme. È come se avessi paura di meritare tutto questo amore da parte del pubblico.
Amore che il suo pubblico non le ha mai fatto mancare negli anni..
Vero. Tra me e il mondo gay, poi, c’è un feeling speciale e le garantisco che negli anni non mi ha mai abbandonata.
Posso chiederle di cosa si è occupata nel periodo lontana dalla musica?
Di musica. Io, la mia passione, non l’ho mai abbandonata. Il mio ultimo album, ‘Rispetto 6.1’, uscì nel 2016. Senza promozione e senza una grande distribuzione sono riuscita a portare a casa, comunque, un ottimo risultato. Il video del primo singolo estratto dall’album ha superato le 200.000 visualizzazioni che per una come me, lontana da certi giri e da certi meccanismi, non sono affatto poche.
Qualche cattivo, sul web, si è chiesto come sia stato scelto il cast di Ora o Mai Più.
In che senso?
Se in base al talento, o in base alle ‘disgrazie’ avute..
Entrambe le cose. È un format meraviglioso che ci permette di raccontarci e di mostrare, dopo così tanto tempo, quello che sappiamo fare. È importante fare capire al pubblico da casa, ma anche a chi vorrebbe seguire le nostre orme, che nulla è dovuto, che nulla è semplice e che il successo non è detto che sia eterno.
Questo continuo riferimento al vostro passato, tra flop e insuccessi, non vi comincia a stare stretti?
La verità? No! Il titolo del programma, a dirla tutta, è anche il mio motto.
Se non le fosse capitato Masini, chi avrebbe voluto come coach?
Nessuna piaggeria, ma sono felicissima di lavorare con Marco. Grande persona e, soprattutto, grande artista. Poi è normale che mi sarebbe piaciuto confrontarmi anche con tutti gli altri. Ognuno di loro ha qualcosa da dare.
Dica la verità: c’è della rivalità tra lei e i suoi colleghi?
Scherza? È un programma positivo, sano. Siamo una grande famiglia. E io, di natura, sono una che ama fare squadra.
In fase di giudizio sembra sempre poco sorridente davanti a certi complimenti.
Sono una timida cronica e poi non le nascondo che ho paura a gioire troppo.
Scaramanzia?
No, assolutamente. Ho paura di ferire i sentimenti dei miei colleghi. È come se mi sentissi in colpa. Siamo tutti lì per lo stesso obiettivo. Abbiamo tutti lo stesso sogno.
A proposito di sogni, i suoi fan, sui social, chiedono a gran voce il suo ritorno al Festival.
A me farebbe molto piacere. Poi, chissà..
Ha degli inediti da presentare a Claudio Baglioni?
Sto lavorando ad un nuovo progetto, mettiamola così.
È vero che Céline Dion, nel ’98, dopo la sua esibizione al Festival di Sanremo, venne ad abbracciarla nel backstage?
Verissimo. Scappò dalle guardie del corpo per correre da me. Mi fece tantissimi complimenti e mi disse: “la tua voce è come un violino!”.
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