Mahmood droppa venerdì “Cocktail d’amore“ e noi ve l’avevamo detto lo scorso Maggio spiegandovi che Novembre sarebbe stato il mese predestinato. Che godimento potervi fidare di noi povere pettegole di Gay.it, no?
Qualche giorno fa lo stesso cantautore italiano aveva ammesso di aver quasi finito il nuovo album e di avere un singolo pronto. E il singolo è “Cocktail d’amore”, ballata prodotta da Dardust (inchino a te, maestro). Appena un mese fa Mahmood ci aveva deliziati con una performance magica di una traccia inedita, tra una mariposa e un velo rosa a Palazzo Reale a Milano (qui il video dell’esibizione rubato da noi pettegole di Gay.it).
La cover di “Cocktail d’amore” inquadra Alessandro in un’opera scultorea digitale ad opera dell’artista visivo Frederik Heyman, artista che utilizza la fotogrammetria per mettere in scena mondi digitali ricavati da reliquie del passato. Ecco dunque Alessandro a cavallo di un drago robotico, mutante delle fantasie più recondite dell’artista, un drago vagamente flagellato tra squame e circuiti, ma anche quasi risorto in una una specie di redenzione digitale, coda immensamente simile a un sinuoso fallo che scivola accanto al pacco di Mahmood (qui non si fa finta di non vedere), laptop sulla coscia e corpo flashato dalle luci di quel tecno-metaverso che Mahmood frequenta nelle sue emanazioni digitali già dai tempi di Eternantena e che Ghettolimpo aveva suggellato.
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Mahmood, il titolo “Cocktail d’amore” da dove arriva?
“Cocktail d’amore” fu il titolo di una canzone cult anni ’70 cantata da Stefania Rotolo e scritta da Cristiano Malgioglio, Corrado Castellari e Marcello Mancini (qui il video). Ma per essere precise – noi pettegole siamo precisissime – l’incontro tra la poetica di Mahmood e “Cocktail d’amore” nasce a Berlino, città amatissima e molto frequentata da Mahmood, anche perché – per ora – a Berlino Alessandro non viene riconosciuto per strada, se non da qualche italiano.
A Berlino “Cocktail d’amore” è il nome di un party queer creato da due italiani, Giacomo Garavelloni e Giovanni Turco, noti come Discodromo. Nel 2008, affascinati dalla cultura clubbing della città, i due si trasferirono a Berlino nel 2008. Ma quando si resero conto che la scena berlinese era soprattutto techno e mancava di un epicentro di house-music, decisero di creare la propria serata e chiamarla “Cocktail d’amore”, in italiano, in omaggio proprio a quella canzone disco italiana che a loro dire avrebbe dovuto ispirare un party che a Berlino mancava. E fu così. Secondo il The Guardina, “Cocktail d’amore” è uno dei party più belli al mondo (chi scrive può confermare). L’articolo a firma Liam Cagney sul Guardian ha questo titolo :”L’atmosfera era sesso, sesso, sesso”: Cocktail D’Amore, la serata in discoteca dell’amore libero di Berlino
Riporto un adorabile passaggio del Guardian:
L’edonismo è solo un aspetto del Cocktail. Come le migliori serate in club, il Cocktail promuove un senso di comunità. “Ho incontrato così tante persone fantastiche che hanno cambiato positivamente la mia vita”, dice Trent, “e mi sento così fortunato a far parte di questa grande famiglia”. Per i suoi fondatori, il Cocktail riguarda soprattutto la musica. Prenotano artisti sconosciuti e hanno creato un suono caratteristico. “Non siamo in grado di inserirlo in un genere specifico o in una definizione”, affermano. Hanno reso la serata un ambiente “senza giudizio e premuroso, in cui l’espressione di sé e la liberazione di sé non solo sono possibili ma incoraggiate”. Esco nella fresca aria serale, inzuppato di sudore. Tra gli alberi, Alex da Tokyo fa esplodere della musica disco energica. Vicino a un falò, un uomo racconta di aver ballato con l’attore di “Boy Erased” (“Ha una ragazza, ma era lui!”). Una donna in abito da suora corre via. Due uomini, uno con un berretto rosa e una salopette blu, l’altro in un elegante completo di velluto rosso, incoraggiano una donna scozzese a rimanere, nonostante debba lavorare il giorno seguente. Gambe scompaiono nelle capanne sugli alberi; piedi saltellano sul pavimento in legno.
Nel solco tecnologico di Mahmood, e per voi frettolose pettegole, ho fatto riassumere l’intero articolo del Guardina a ChatGPT ed ecco cosa ci scrive:
Il Cocktail d’Amore a Berlino è una festa deliziosamente sfrenata. Fondato da Discodromo, alias Giacomo Garavelloni e Giovanni Turco, il party è una celebrazione della musica e della comunità queer. La sua musica varia da italo-disco a house, creando una reazione emotiva nei partecipanti. La festa ha attraversato varie location a Berlino, mantenendo sempre un’atmosfera queer e positiva. La sua estetica psichedelica e provocatoria è evidente nei volantini e nei video promozionali. Cocktail è più di un’esperienza hedonistica; promuove un senso di comunità aperto e inclusivo, dove l’espressione di sé è incoraggiata. Attualmente si tiene al Griessmuehle (2019), un club in una fabbrica riconvertita, che offre spazi unici come il “buco cosmico” nel seminterrato e il giardino trasformato in un’area di gioco, passerella e discoteca. La festa dura tutto il weekend, con partecipanti che ballano fino al lunedì pomeriggio. Questa esperienza offre incontri calorosi con estranei, contrastando la solitudine della vita moderna. Tuttavia, ci sono voci di chiusura del Griessmuehle, ma i fondatori del Cocktail non sono preoccupati, avendo affrontato cambiamenti di location in passato. Concludendo, il Cocktail d’Amore è un’ode alla vita, un invito a ballare e abbracciare l’energia positiva e inclusiva della comunità queer di Berlino.
Qualche anno fa, durante un pomeriggio trascorso nel giardino-camping di Cocktail d’Amore a ballare ubriachissima, conobbi una signora tedesca di circa 70 anni che sfoggiava un caschetto bruno e occhiali da sole e tacco 12 e che mi confidò, offrendomi una canna in una tenda dove ci eravamo appartate per bere una birra di ristoro, di essere manager di una nota banca tedesca. Ricordo anche che a un certo punto, calato il sole, quando l’imbrunire era ormai prossimo alla notte, la musica mutuava dalla house a una disco-soul decisamente anni ’70, che in verità a Berlino era già presente, ma soltanto al Panorama Bar del Berghain e soltanto la domenica mattina.
A conferma della vena queer del singolo, Mahmood non ha mancato di arcobalenizzare alcune stories di lancio sul proprio instagram.
MAHMOOD EUROPE TOUR LE DATE
LUSSEMBURGO
4 aprile 2024 – Rockhal
LONDRA
7 aprile 2024 – Kentish Town Forum
PARIGI
8 aprile 2024 – Olympia
ZURIGO
10 aprile 2024 – Komplex 457
GINEVRA
12 aprile 2024 – Thonex Live
COLONIA
13 aprile 2024 – Live Music Hall
AMSTERDAM
15 aprile 2024 – Paradiso
BRUXELLES
16 aprile 2024 – Cirque Royal
STOCCARDA
18 aprile 2024 – Im Wizemann
BERLINO
21 aprile 2024 – Huxleys Neue Welt
VARSAVIA
22 aprile 2024 – Stodola
MADRID
8 maggio 2024 – Riviera
BARCELLONA
9 maggio 2024 – Razzmatazz
MURCIA
11 maggio 2024 – Sala Mamba
PONTEVEDRA
12 maggio 2024 – Pazo de la Cultura
MILANO
17 maggio 2024 – Fabrique
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