Nel fine settimana Mahmood ha tenuto un concerto a Taormina, con TvBoy, al secolo Salvatore Benintende, che ha voluto omaggiare l’ex vincitore di Sanremo con uno splendido murale. Lo street artist ha immaginato il cantante nei panni di San Sebastiano, martire, militare romano ucciso per aver confessato la propria conversione al Cristianesimo. Leggenda narra che l’imperatore Diocleziano lo condannò a morte, dopo aver scoperto la sua conversione. Fu legato ad un palo sul colle Palatino, denudato, e trafitto da decine di frecce.
Il corpo svestito e trapassato dalle frecce, unito allo sguardo in estasi, è diventato figura di riferimento nell’immaginario omoerotico fin dal celebre dipinto di Guido Reni del 1625. Nei secoli San Sebastiano è diventato una delle icone gay più celebri della storia dell’arte, con tanto di controverso film diretto da Derek Jarman nel 1976, che vedeva il giovane soldato amante dell’imperatore. Interamente girato in latino, Sebastiane è ancora oggi l’unico film mai girato in Inghilterra (e anche in Sardegna) distribuito con sottotitoli in inglese, con Leonardo Treviglio nei panni di Sebastiano, nudi integrali, un divieto ai minori di 18 anni e l’omoerotismo a farla da padrone.
Un omaggio piaciuto anche al diretto interessato, con Mahmood in posa per l’immancabile selfie.
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