Il 2021 è iniziato all’insegna di alcune iniziative social trainate dagli hashtag #veganuary2021 e #veganuary, dedicate cioè alla scoperta nel mese di gennaio di un diverso stile di vita, quello vegano. È proseguito poi con la Giornata della Terra (22 aprile), istituita dall’ONU per celebrare l’ambiente e la salvaguardia del Pianeta, e poi ancora con il World Vegan Day (1° novembre), occasione globale per discutere e promuovere abitudini alimentari più consapevoli e di minor impatto per esseri umani, animali e natura.
Essere vegani non è tanto una moda passeggera quanto una presa di coscienza maturata nel tempo, confermata da alcuni dati alla mano: secondo Google Trends, il Regno Unito è il paese più incline e più interessato ai temi vegan, seguito da Australia e Nuova Zelanda. L’India è invece il paese in cui si consuma meno carne, mentre l’Italia vede crescere la popolazione vegana esponenzialmente, più che nel resto del mondo con un aumento del 94,4% solo nell’ultimo anno.
Essere vegani significa astenersi dal mangiare o dal consumare cibo e altri prodotti derivati dagli animali, ma non è tutto. Quello vegano è un approccio di tipo globale alla vita, che si sostanzia in scelte che vanno ben al di là delle semplici abitudini alimentari. L’attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità abbraccia ad esempio anche il mondo della cura della persona. La richiesta da parte del pubblico di prodotti beauty sempre più attenti agli animali è molto aumentata nell’ultimo anno.
Cinque make-up brand del beauty vegano da conoscere.
DEAR DAHLIA
Quella vegan è una svolta particolarmente sentita soprattutto in Corea, dove nasce il brand che sta riscrivendo i codici della bellezza vegana di lusso, Dear Dahlia. Cosmetici vegani e cruelty-free ispirati alla Dahlia, fiore di una bellezza senza tempo, nati dall’expertise della fondatrice Gracie Min. Tutta la gamma di trucco è realizzata con ingredienti certificati vegan che nutrono la pelle, tra cui il burro di karité, il burro di semi di cacao, l’olio di mandorle dolci e l’olio di argan.
KESS
Un altro brand da tenere d’occhio è KESS, Beauty Essentials from Berlin, che risponde alle esigenze delle giovani generazioni che stanno maturando una crescente consapevolezza ambientale. Il successo di KESS risiede nella scelta di ingredienti di alta qualità, 100% vegani e di packaging semplici ma dall’effetto raffinato. KESS propone infatti una linea di prodotti multitasking, essenziali e intuitivi per tornare a una beauty routine minimale di facile applicazione e sempre a portata di mano. I prodotti, completamente realizzati in Italia o Germania, si caratterizzano per formule innovative e altamente performanti, ponendo la massima attenzione agli ingredienti: totalmente privi di parabeni, vegani, cruelty-free anche in termini di derivati, e senza glutine.
Il futuro del make-up (e della skincare) sembra dunque andare verso una precisa direzione. Ma cosa significa esattamente beauty vegano? Occorre fare chiarezza. I cosmetici vegetariani non contengono ingredienti prelevati direttamente dall’animale (es. collagene), ma possono contenere ingredienti di derivazione animale come miele, c’era d’api, albume d’uovo, latte, ecc. I prodotti di bellezza vegan, al contrario, non contengono nulla che possa essere derivato da un animale o prodotto da esso. Una nuova cosmesi dunque, che per essere realmente compresa necessita di un nuovo linguaggio. Diciture come “vegan”, “veganOK” o “V” hanno fatto la loro comparsa sui pack per venirci in soccorso. Se vegano e cruelty-free vanno sempre a braccetto – un prodotto vegano non è mai testato sugli animali – non è detto il contrario: “cruelty-free” non è sinonimo di vegano, in quanto in una formulazione cruelty-free possono esserci ingredienti di origine animale. Per orientarsi verso prodotti che possano definirsi davvero 100% vegan bisogna quindi compiere uno sforzo d’informazione, documentandosi sull’elenco ingredienti prima dell’acquisto e tenendosi aggiornati sulle pratiche aziendali dei brand selezionati.
AVEDA
«Eliminare la cera d’api è stata una delle più grandi sfide per i formulatori di Aveda perché questo ingrediente aiuta a creare una giusta consistenza e struttura e a garantire una migliore resa del colore e una sensazione di levigatezza e morbidezza al tatto», ha spiegato Christine Hall, Aveda VP of Research and Development. «Un’alternativa comune alla cera d’api che viene utilizzata per i prodotti per le labbra in particolare è la cera d’api sintetica, una cera derivata dal petrolio. Ma in Aveda, poiché ci impegniamo a massimizzare il nostro uso di ingredienti di derivazione naturale, abbiamo invece optato per creare una miscela unica di burri e cere a base vegetale che abbiano la stessa efficacia nell’applicazione del prodotto, ma che diano anche una bella sensazione sulle tue labbra». La collezione Feed My Lips di Aveda, che include rossetti, gloss e matite per le labbra, ha un’ottima resa cromatica; e tutto ciò senza la cera d’api.
Anche Ariana Grande ha da poco lanciato la sua linea beauty totalmente vegana e cruelty-free, r.e.m. I fan avranno già notato che il nome del marchio viene dal titolo della hit R.E.M. e c’è una ragione per cui Ariana ha scelto proprio questo brano in particolare: “Racchiude la maggior parte dei miei beat preferiti. E in più è acronimo di rapid eye movement, il momento del sonno in cui sogniamo”, ha detto su Instagram.
Ariana Grande non è la sola ad aver sfruttato la sua esperienza nei backstage beauty per ispirare le formule. Ne sa qualcosa la tattoo artist e reality star Kat Von D, fondatrice dell’omonimo brand di make-up. La tatuatrice diventata make-up expert ha conquistato subito i suoi fan per l’alta performance dei prodotti, no smudging allowed, e per essere stata una delle pioniere della bellezza cruelty-free e vegan. Ma dopo circa dodici anni sul mercato Kat Von D ha scelto di vendere le sue quote di proprietà per dedicarsi completamente alla famiglia e ad altri progetti artistici, ovvero la sua linea di scarpe vegane e il suo album. KENDO ha quindi acquistato tutte le quote, rimanendo l’unico proprietario e promotore del brand di cosmetici che, con effetto immediato, ha cambiato nome commerciale in KVD Vegan Beauty. L’azienda che produce anche Fenty Beauty di Rihanna, Marc Jacobs Beauty, Ole Henriksen e Bite Beauty, promette di mantenere ben salda l’anima vegan del marchio distribuito sul mercato italiano da Sephora.
In apertura, photo courtesy KESS Berlin.
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