Marino, il sindaco di centrodestra intitola strada a Massimo Consoli, icona della storia LGBT italiana

77 anni fa nasceva lo scrittore, intellettuale, tra i padri fondatori del movimento di liberazione omosessuale in Italia.

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massimo consoli
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Nel tardo pomeriggio di oggi, alle ore 18:00 presso la sezione Psi “Vittoria Nenni” di Marino (via Santa Lucia 7), il Partito Socialista di Marino in collaborazione con le associazioni Fondazione Luciano Massimo Consoli e GayLib promuoverà un incontro dal titolo Massimo Consoli: un marinese alle origini del movimento gay italiano. 77 anni fa, il 12 dicembre del 1945, nasceva infatti lo scrittore, intellettuale, tra i padri fondatori del movimento di liberazione omosessuale in Italia, deceduto nel 2007 a causa di un tumore.

All’evento prenderanno parte il segretario del Psi Marino, Fabio Mestici, ideatore e promotore di questa giornata; l’onorevole Giulio Santarelli, già sottosegretario di Stato e presidente della Regione Lazio, da sempre vicino alla causa dei diritti civili; il sindaco di Marino Stefano Cecchi, eletto un anno fa con una coalizione di centrodestra sostenuta da Lega e Forza Italia; Claudio Mori, presidente della Fondazione Luciano Massimo Consoli; Daniele Priori, segretario nazionale dell’associazione GayLib; e la consigliera comunale Anna Martella, prima firmataria della mozione di maggioranza, nata dalla proposta delle associazioni Fondazione Consoli e GayLib che nel 2016, insieme al Psi, proposero l’intitolazione di una strada cittadina in onore di Consoli. Strada che a breve sarà finalmente intitolata alla memoria di Massimo, nel 2010 celebrato anche a Roma con uan targa commemorativa in via Galvani 29, sul palazzo dove nacque.

Madrina dell’evento di Marino sarà Vladimir Luxuria, da sempre vicina alla figura di Consoli, che torna a Marino dopo la visita della mostra che l’Amministrazione comunale promosse presso il Museo Civico “Umberto Mastroianni” nel novembre del 2008, in occasione del primo anniversario della scomparsa dell’intellettuale. Parteciperanno al ricordo anche Milika Selmani Consoli e Daniela Nardis, figlia della sorella Ines,recentemente scomparsa, da sempre solidale con le battaglie di Massimo.

Luciano Consoli, da tutti conosciuto semplicemente come Massimo, era figlio di una storica famiglia di Frattocchie, nel comune di Marino, dove ha trascorso tutta la sua vita, alternando alla residenza nel buen retiro di via Einaudi, significativi periodi all’estero, in particolare in Olanda, dove nel 1969 ha promosso, assieme ad altri intellettuali europei, la Carta di Amsterdam, poi pubblicata nel 1971 con il titolo Appunti per una rivoluzione morale: l’omosessualità rivoluzionaria e negli Stati Uniti dove, all’inizio degli anni ‘80, fu tra i primi a cogliere la gravità sociale della scoperta del virus hiv. Nel corso della sua pluridecennale attività, iniziata nel 1959, Massimo ha raccolto un archivio storico internazionale sulle tematiche lgbt+, oggi custodito presso l’Archivio Centrale dello Stato a Roma e presso la sede del Gay Center. Il “più grande archivio mondiale di storia del movimento per i diritti dei gay“, riconosciuto e acquisito dallo Stato italiano come bene di enorme prestigio storico.

Nel “Fondo Consoli”, così denominato, sono contenuti gli originali di articoli, studi, corrispondenze circa le origini del movimento gay, oltre a migliaia di libri, articoli, gadget a tema. Massimo Consoli ha riscoperto o valorizzato, attraverso traduzioni e studi, personaggi poi definiti “padri fondatori” del movimento di liberazione omosessuale quali il grande giurista tedesco Karl Heinrich Ulrichs, lo scrittore ungherese Karl-Maria Kertbeny, l’intellettuale, attivista anarchico scozzese John Henry Mackay, l’antropologo e filosofo finlandese Edward Westermarck. Ha conosciuto e frequentato artisti e letterati come Dario Bellezza, in onore del quale, primo in Italia, a Marino ha promosso l’intitolazione di una via; Pier Paolo Pasolini, Sandro Penna, Mario Mieli. Il noto antropologo francese Alain Danielou, tra i massimi studiosi della cultura indiana, definì scherzosamente Consoli, noto anche per la sua forte vocazione carismatica e spirituale, “papa degli omosessuali”.

Le principali opere di Massimo Consoli

Appunti per una rivoluzione morale, La fiaccola, Ragusa 1971.
Manifesto per la rivoluzione morale, Amsterdam novembre 1971, Roma 1993.
Viva l’omosessualità (poesie) Ompo, Roma 1975.
Nonostante tutto… viva l’omosessualità (teatro), “Ompo” n. 35, numero speciale, febbraio 1978.
Omosessualità e comunismi, (AAVV), Ompo, Roma 1979.
La porta del paradiso, (poesie), Ompo, Roma 1980.
Homocaust. Il nazismo e la persecuzione degli omosessuali, La fiaccola, Ragusa 1984. Terza edizione, accresciuta e rivista: Kaos, Milano 1991
Stonewall. Quando la rivoluzione è gay, Napoleone, Roma 1990. Ristampa: Edizioni Riforma dello Stato, Roma 2000.
Alì. Tragedia in due atti, Ompo, Roma 1993 (Numero speciale di “Ompo” n. 162, luglio 1993).
Killer Aids. Storia dell’Aids attraverso le sue vittime, Kaos, Milano 1993.
Ecce homo. L’omosessualità nella Bibbia, Kaos, Milano 1998.
Affetti speciali, Massari, Bolsena 1999.
Independence gay. Alle origini del Gay Pride, Massari, Bolsena 2000.
Andata & ritorno, Fabio Croce, Roma 2003 (autobiografia).
Gay day. Grande calendario GLBT, Fabio Croce Editore, Roma 2005.
Nasce l’omosessualità – 1868. La Germania dell’800 e gli inizi del movimento glbt. Con una lettera di Kertbeny a Ulrichs, Ed. del Giano, Roma 2005.
Manifesto gay, Malatempora, Roma 2006 (ristampa dei primi articoli pubblicati).
Diario di un mostro. Omaggio insolito a Dario Bellezza (in collaborazione con e a cura di Daniele Priori), Anemone purpurea, 2006.
Prefazione, con Carlo Freccero, al volume Queer TV. Omosessualità e trasgressione nella tv italiana, di Andrea Jelardi e Giordano Bassetti, Croce, Roma 2006.
Prefazione e traduzione di: Eduard Bernstein, In difesa dell’omosessualità di Oscar Wilde, Introduzione di Pasquale Quaranta, Ed. del Giano, Roma 2007.

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