L’accusa è di quelle che ti marchiano a vita ed è aggravata, se è possibile, dalle circostanze. Uno specializzando di medicina nucleare della clinica omonima del Policlinico di Messina è stato messo agli arresti domiciliari perché sospettato di avere stuprato un ragazzino di 15 anni che si trovava nella clinica perché accompagnava la madre a fare la chemioterapia.
Lo specializzando, è un giovane di 32 anni la cui identità è stata tenuta nascosta. A quanto pare, i fatti sono venuti a galla dopo il racconto fatto dal quindicenne alla madre malata. Immediatamente è partita la denuncia alla polizia. Il ragazzo ha raccontato di essere stato adescato nella sala d’attesa delle clinica, di essere stato portato in una stanza con la scusa di una fotocopia. Nella stanza, poi, il minorenne sarebbe stato costretto a compiere e subire atti sessuali. Opposta la versione dell’indagato secondo il quale sarebbe stato il ragazzo a fare il primo passo.
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