Abbiamo ancora bisogno dei concorsi di bellezza? Mr.Gay World – competizione internazionale che premia ogni anno gli uomini gay più belli del mondo – è almeno su carta l’ennesima celebrazione della mascolinità più conforme in circolazione. Eppure, in questo tripudio di pettorali e tartarughe, ci si apre a qualche passo in avanti.
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Lo scorso 18 Ottobre José López ha fatto la storia del concorso, diventando il primo modello portoricano a salire sul podio. Portandosi a casa i premi come Best Social Media Presence, Best in National Costume, Best Sports Challenge, Best in Swimwear and Best in Formal Wear, López non si discosta dai luoghi comuni iper-stereotipati già citati, eppure in un tripudio di uomini caucasici, la sua vittoria vuole fare molto di più: “Oggi sono Mr.Gay World, e cosa significa?” scrive il modello in un post Instagram “Non ho cercato solo di vincere un titolo internazionale. Ma ho finalmente l’opportunità di divulgare un messaggio in tutto il mondo e diventare portatore e ambasciatore per la comunità LGBTQIA+”.
Lopez dichiara di aver sempre sofferto di disformismo corporeo, anche conosciuta come body dysmorphia (considerata l’eccessiva preoccupazione per un difetto fisico non presente o solo leggermente osservabile dagli altri). Lopez ha l’obiettivo di contribuire a maggior cura e prevenzione per la salute mentale e fisica all’interno della comunità LGBTQIA+, promuovendo stili di vita sicuri e salutari.
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Ma la vittoria di Lopez, non è l’unica novità dell’edizione 2022: al secondo posto c’è Mr. Germania Max Appenroth, considerato primo modello trans a salire sul podio. Anche Appenroth ha colto l’occasione per portare sul palco la campagna #ProudToBeAlive, con l’obiettivo di sensibilizzare alla prevenzione al suicidio tra giovani LGBTIQA+, permettendo l’accesso a più centri di sostegno: “La mia partecipazione a Mr.Gay World è uno dei viaggio più grandi che abbia mai fatto” scrive il modello, sottolineando che nonostante rimanga una competizione, l’intera gara è mossa dallo spirito di solidarietà e supporto reciproco: “Alla base del contest resta ill nostro attivismo e le nostre campagne, che attraverso Mr. Gay World possiamo divulgare in tutto il mondo” aggiunge Appenroth, concludendo “Siamo qui, impariamo l’uno dall’altro, e amplifichiamo le nostre voci”.
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