Dopo un anno di attività nella Asl di Grosseto, viene estesa anche ad altre città toscane l’esperienza del "codice rosa", un percorso per particolari categorie vittime di violenza. Si tratta di donne, bambini, omosessuali, anziani e immigrati.
D’ora in poi chi appartiene ad uno di questi gruppi sarà identificato al pronto soccorso con un codice particolare che prevede l’immediata attivazione di cure mediche e sostegno psicologico, e il contemporaneo avvio delle indagini da parte delle forze dell’ordine.
La Regione Toscana e la Procura della Repubblica di Firenze firmeranno un protocollo, che darà l’avvio alla fase sperimentale di un anno del "codice rosa" in 4 Asl toscane (oltre Grosseto): Arezzo, Lucca, Prato, Viareggio. L’assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e il Procuratore generale della Repubblica di Firenze Beniamino Deidda presenteranno l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa, che si terrà domanie alla quale saranno presenti anche i direttori generali delle Asl in cui partirà la sperimentazione.
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