oniPo irelaV: “Valerio Pino è morto!”

A pochi giorni dalla pubblicazione del libro scandalo 'L'amore in Camerino', oniPo irelaV si confessa ai lettori di Gay.it sulla sua nuova vita.

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6 min. di lettura

“Valerio Pino è morto”. O almeno così dirà Onipo Irelav, più volte, durante la nostra chiacchierata. Quando arriva all’appuntamento è più o meno come lo ricordavo. Ha una barba incolta con qualche pelo bianco, la solita dentatura perfetta, una tuta nera che non lascia molto all’immaginazione, una serie di anelli e uno strano bibitone che normalmente usa chi è alla disperata ricerca della perfezione fisica. Oggi l’ex ballerino di Amici, dopo anni felici, ma decisamente difficili in giro per il mondo, è tornato a vivere a Roma, ha trovato (forse) l’amore, e ha pubblicato il suo primo memoriale dal titolo ‘L’amore in camerino’. Un libro/confessione che narra, passo passo, la passione tra lui e il ballerino Marcus Bellamy divenuto famoso alle cronache per aver ucciso il compagno Bernardo Almonte. «Oggi non ho le idee chiare sul mio futuro, ma vorrei continuare a raccontare tutto quello che ha combinato Valerio in questi ultimi dieci anni.»

E ne ha combinate proprio tante, a dire il vero..

(Ride, ndr) Eh, già.

Negli anni ha raccontato di una strana agente che fece di tutto per farla prostituire, di un giornalista che abusò di lei dopo averle messo della droga nel bicchiere, e poi il film a luci rosse mai pubblicato, le foto proibite sui social e la volta in cui fu derubato. Qualcuno potrebbe pensare che lei e la fantascienza viaggiate di pari passo, non trova?

Ho avuto una vita intensa e ho conosciuto tantissima gente. Con il mio lavoro ho girato il mondo e ho ricevuto tantissimi inviti. Non tutti sono stati accettati, naturalmente, ma alcuni sì. Talvolta, quando ripenso a tutte le cose fatte, sono il primo a pensare di aver vissuto in un film di fantascienza, ma la verità è che è tutto vero.

Cosa l’ha spinta a raccontarsi in un libro?

Nel libro scrivo: raccontarsi per non dimenticare! Dal 2010, quando parlai della passione nei camerini, ad oggi, non ho mai parlato d’altro. Tutti continuavano a chiedermi dettagli su quello che accadeva tra una pausa e l’altra, e allora mi sono deciso e l’ho scritto. Con questo libro, disponibile solo su Amazon e prodotto da me stesso per non accettare compromessi, appago la curiosità dei miei lettori, ma anche il voyeurismo dei miei detrattori.  Negli anni ho avuto paura di non aver condiviso tutta la verità con chi mi segue, e desidera, da così tanto tempo.

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Faccio fatica a capire il perché di tutta questa voglia di condivisione..

Le persone che ci amano hanno il diritto di sapere tutto di noi.   

Ci pensa mai che al posto del povero Bernarndo, morto strangolato, ci sarebbe potuto essere lei?

Non sarebbe mai potuto accadere. Ne sono certo. C’era un rapporto meraviglioso tra noi.

Com’era con lei Marcus?

Adorabile. Tutti sapevano di noi. C’era una bella complicità generale. Quando appresi la brutta notizia che riguardava Marcus, ero a Parigi e rimasi sconvolto. Avrei voluto scrivergli, parlargli, chiedergli informazioni in merito a quanto accaduto, ma era già troppo tardi. 

Ma quello che era il suo Marcus, ai tempi, era single?

All’inizio credevo di sì, ma poi arrivò una telefonata che mi lasciò interdetto. Nel libro ne parlo abbondantemente.

Si sarebbe mai immaginato un gesto simile dal suo ex?

No assolutamente. Discutevamo spesso per il suo ‘hobby serale’. Amava rilassarsi con del ‘fumo pesante’ ed io, che ho fatto del salutismo la mia cifra, non facevo altro che dirgli di smetterla. Ero martellante e sono convinto che sarei riuscito a farlo smettere, o comunque a farlo rallentare. Quella roba fa male. 

Quindi solo fumo?

Sì, non l’ho mai visto far altro. Eravamo inseparabili e se avesse fatto uso di altre sostanze, me ne sarei sicuramente accorto. 

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Se oggi avesse l’opportunità di parlargli, cosa gli direbbe?

Mi soffermerei sul libro e gli parlerei del motivo che mi ha spinto a scrivere questa nostra storia. Io l’ho amato alla follia e non riesco a pensare a quello che è successo dopo.

Qualcuno, sui social, la sta accusando di un’insolita pubblicità ai danni di un assassino che mai, e poi mai, potrà apprendere della sua pubblicazione..

E chi può dirlo? Magari gli verrà data la possibilità di leggere il libro..

Ora come sta?

Benissimo direi. Dopo un’estate tremenda sono rinato. Valerio Pino è stato ucciso. Oggi è nato Oirelav Onip.

Senza offesa, ma comincio a pensare che ci sia qualcosa che non torna. Lei è qui, davanti a me, e sostiene di esser stato ucciso?

Esattamente. Sono stato ucciso da una storia finita malissimo con un ragazzo italiano. Una notte, mentre ero insonne, ho letto dal nulla il mio nome al contrario, ed ho avuto un sussulto. Leggendo quelle sette lettere al contrario sono rinato, e in quel momento è iniziato un cambiamento interiore. destabilizzante. Un po’ come un cambio di sesso. 

Oggi quindi, quando stringe la mano a qualcuno, non dice più: “piacere Valerio, ma piacere Oirelav?”

Sì e non creda sia così semplice. C’è un processo di accettazione lunghissimo.

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Per sua mamma, ad esempio, è stato più difficile accettare questa nuova identità o il suo passato turbolento?

Per mia mamma è tutto difficile. Non ha mai accettato nulla. È una donna molto forte, sicura, determinata. Un po’ come me. Non a caso siamo entrambi del Leone..

Avrebbe desiderato questo futuro per lei?

No, assolutamente. Lei è una donna ‘low profile’, e non avrebbe mai voluto che facessi questi continui coming out. Avrebbe sicuramente desiderato un altro futuro per me, ma non si può passare una vita a realizzare i sogni altrui. Una volta mi disse che se fosse uscito il mio film porno si sarebbe tolta la vita. Se solo capisse che con il mio modo, indubbiamente poco ortodosso, ho contribuito alla lotta contro l’omofobia..

Come scusi?

Parlando di me, e della mia sessualità, ho sdoganato certi cliché ed ho contribuito all’abbattimento di certi schemi. 

Ed è così sicuro di esserci riuscito?

Non spetta a me dirlo. Io posso solamente dire di averci provato, ecco. Il mondo gay, con me, si divide. C’è chi mi ama e chi mi odia.

Non sembra così dispiaciuto del suo passato, o sbaglio?

E perché dovrei esserlo? Parlarne non mi fa più male. Ci ho fatto il ‘callo’. Ho sempre fatto e detto quello che volevo, senza dover mai dar conto a nessuno. 

Però, faccio fatica a pensare che non l’abbia danneggiata, lavorativamente parlando..

Beh, sì. In molti mi dicono che con tutto quello che ho detto e combinato, mi sono bruciato la carriera. 

Lei non lo pensa?

Io non ho mai pensato a me, e al mio posto sicuro, ma solo a quello che mi faceva stare bene in quel momento. Ho sempre combattuto le ingiustizie, ho sempre creduto nella verità e non ho mai voluto sottostare a certi meccanismi. 

oniPo irelaV: "Valerio Pino è morto!" - valerio pino intervista gayit hanno cercato di violentarmi 2 - Gay.it

I ragazzi che conosce non sono spaventati dal suo background?

Più che spaventati, sono curiosi. In fondo, ci sta.

Io, ad esempio, sono molto curioso della sua ‘passione’ con Kevin Spacey..

Kevin è una bella persona e ho sofferto tantissimo per l’accanimento che gli è stato riservato. Tra me e lui c’è stato qualcosa, ma niente di duraturo. Mi piacerebbe dirgli “ci sono”, ma ci siamo persi tra uno spostamento, e l’altro.

Invece, faccia chiarezza una volta per tutte sulla sua storia con Ricky Martin..

Senta: mettiamo fine a questa storia. Scriva che è tutta una barzelletta, e finiamola qua. Facciamo finta che non sia mai successo nulla e che non abbia condiviso nulla con lui, così anche Jwan Yosef sarà contento.

Ha conosciuto anche lui?

No, mai. Ma poi parliamo del 2008 ed io non ho troppa memoria.

Oggi è single?

Non del tutto. Sto frequentando una persona. Un ragazzo, romano, più giovane. Poi vedremo quello che ci riserverà il futuro. Al contrario di quel che si possa pensare, in amore sono un tipo monogamo. 

È mai stato promiscuo?

No, assolutamente. Il contatto fisico per me è molto importante, ma non con chiunque. 

Qualche tempo fa, in una vecchia intervista, mi parlò del suo desiderio di abbandonare l’Italia. Ora, però, è tornato a vivere a Roma..

Il motivo, in primis, è di natura economico. Dopo aver venduto casa a Madrid, sto cercando di comprarne una nuova e l’unico posto, in Europa, che mi permette di acquistare a buon prezzo è l’Italia. Ho provato a Berlino, a Londra, Parigi e Lisbona, ma i prezzi sono alle stelle.

Sabato inizierà il serale di Amici. Lo guarderà?

No, ma non per Maria o per la trasmissione stessa. Oggi faccio fatica a guardare la Tv. Non sopporto più i tempi televisivi e amo distrarmi facendo altro.

E se Maria la richiamasse?

La ringrazierei, ma non accetterei. Non avrebbe più senso tornare lì: per me, per lei, per loro.

Per il pubblico da casa, quando non si è in Tv, non si lavora. Lei, ora, di cosa si sta occupando?

Oltre al libro, ho una scuola di danza, in Calabria, aperta sette anni fa assieme alla mia famiglia. Non ho la smania di apparire. Se arriva qualcosa di interessante, posso ragionarci, ma non mi svendo. Mi avevano chiamato, qualche tempo fa, per l’Isola dei Famosi, ma poi non se ne fece più nulla. Oggi non ho le idee chiare sul mio futuro, ma vorrei continuare a raccontare tutto quello che ha combinato Valerio in questi ultimi dieci anni.

 

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