Uno in meno al Family Day. Verrebbe da pensare così dopo l’ennesima notizia di un prete beccato nelle foto di un party gay.
Accade a Don Paolo, un sacerdote di Potenza, nonchè dipendente del tribunale ecclesiastico di Salerno.
Come rivela stamani Il Fatto Quotidiano in edicola, Don Paolo sarebbe stato “beccato” in alcune foto al “Same the party”, una festa gay friendly a cui Don Paolo partecipa con entusiasmo insieme ad alcuni, aitanti amici a petto nudo, muscolosi come lui evidentemente attento alla forma fisica in palestra. “Non importa chi sei o cosa indossi, non importa chi ami o da dove vieni, l’unica cosa importante è quanto ami la musica”, era il motto della serata. E Don Paolo ha risposto con entusiasmo alla chiamata profana…
Il parroco del quale abbiamo fatto il nome nella versione precedente di questo articolo non è la persona coinvolta nella vicenda. A lui porgiamo le nostre più sentite scuse.
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Attenzione,ilfattoquotidiano ha specificato che “Don Paolo” si tratta di un nome di fantasia! Se siete curiosi (come me) potete andare sul sito del Tribunale ecclesiastico di Salerno e cliccando a sinistra “organico” potrete conoscere i nomi dei membri che lo costituiscono (liberamente accessibile). Con una piccola ricerca è possibile anche trovare alcune foto che lo ritraggono su facebook all’inaugurazione di una chiesa a salerno 🙂 (effettivamente un prete non comune in quanto a prestanza fisica)
Insomma, perchè fingere così? Se questo Paese è in stallo e ignoranza riguardo ai diritti per le persone omosessuali è anche a causa di soggetti come questo prete, che innanzitutto dovrebbe spretarsi, per rispetto alla carica che si è assunto, e in seguito dovrebbe anche smetterla di nascondersi come omosessuale. A mio parere, sia chiaro.