Lo scorso autunno, il quartiere di Colli Albani a Roma è stato il teatro di un incubo per un ragazzo omosessuale di 22 anni. La Polizia di Stato del commissariato Appio ha reso noto quanto accaduto al giovane, dopo una cena con altri due ragazzi. Lo riporta Roma Today. Secondo le ricostruzioni degli agenti e la testimonianza della vittima, nell’autunno dello scorso anno il giovane 22enne aveva conosciuto due coetanei, con i quali aveva cenato, bevuto e fatto uso di droghe.
Oltre all’abuso di alcol e crack, il ragazzo sarebbe stato drogato con il GHB, conosciuto come la droga dello stupro. Essendo inodore e incolore, questa droga può essere disciolta in una bevanda. L’effetto arriva in pochi minuti, e rende la vittima completamente indifesa.
Le avances rifiutate, poi le minacce e lo stupro a Roma Est
I due ragazzi hanno iniziato con le prime avances alla vittima, sperando che il ragazzo si concedesse a un rapporto a tre. Al rifiuto, lo hanno cacciato di casa, ma la droga e l’alcol lo rendevano confuso e disorientato. Tornato alla porta dei due ragazzi per chiedere un passaggio, lo hanno picchiato e stuprato, a turno, costringendolo ad assumere un’altra dose di GHB.
Conclusa la violenza, lo hanno minacciato che se avesse raccontato a qualcuno quanto successo, avrebbero inviato il video dello stupro al suo fidanzato. È stato poi cacciato nuovamente fuori casa, all’alba. Il ragazzo è riuscito ad arrivare a un bar verso le 5 della mattina, sanguinante e ancora sotto l’effetto delle droghe assunte. Poco dopo sono arrivati i soccorsi.
La visita medica ha confermato la presenza di GHB nel sangue e la violenza sessuale subita. I due stupratori sono stati arrestati lo scorso 4 maggio, al termine delle indagini, quando è arrivata l’ordinanza di custodia cautelare.
Per i due stupratori, entrambi romani, di 32 e 25 anni, pendono ora le accuse di violenza sessuale di gruppo, lesioni e, spaccio di droga per uno dei due.
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