La prima serata dell’attesissimo 67esimo Festival di Sanremo targato Carlo Conti e Maria De Filippi è andata. Una première di ordinaria amministrazione, si può dire. Vediamo insieme quali sono stati i 5 momenti top e flop di questo esordio.
TOP
1
Maria De Filippi: mette saggiamente le mani avanti per non correre rischi, al sicuro già da critiche per il mancato compenso. All’Ariston si presenta decisamente sciolta, pur cannibalizzando il Festival in alcuni momenti trasformandolo in C’è posta per te, per esempio con i corpi dello Stato. Ha praticamente oscurato Carlo Conti, scusate il gioco di parole.
2
Tiziano Ferro: inizio praticamente perfetto con un omaggio a Luigi Tenco in Mi sono innamorato di te indimenticabile, da non trattenere le lacrime. Bene anche nel duetto con Carmen Consoli ne Il conforto.
3
Elodie: la vera sorpresa della serata. Il pezzo Tutta colpa mia è sorprendentemente elegante nonostante un testo da terza elementare (Amore, amore amore, amore mio). L’interpretazione è convincente.
4
Fabrizio Moro: Portami via è destinato a diventare un classico del suo repertorio. La canzone è costruita in maniera un po’ ruffiana alla Massimo Di Cataldo, ma sul palco funziona ed è questo quello che conta.
5
Ricky Martin: figo imperituro anche in versione barbuta, lo avremmo voluto fino a sabato sera a cantare con Cristina Parodi che ballava. Ha svegliato il Festival a mezzanotte meno un quarto. Signori, che show. Bellissimo ma anche simpatico quando chiama la canzone successiva.
FLOP
1
La retorica: massimo rispetto per la tragedia di Rigopiano, ma la presenza sul palco di tantissimi rappresentanti dei corpi dello Stato ha affossato il ritmo della serata. Sanremo non è il posto dell’emotainment.
2
Maurizio Crozza: dopo il 2004, il 2013, il 2014 e la prima copertina di ieri sera, finalmente possiamo dirlo: il Festival di Sanremo non è il suo habitat. Battuta su Salvini a parte (“Salvini fa l’europarlamentare e vuole uscire dall’Europa: è come se Carlo Conti dicesse di guardare Sky”) si è riso a denti stretti.
3
Alessio Bernabei: al termine dell’esibizione viene da abbracciarlo per la tenacia con cui si ostina a presentarsi ogni anno in Liguria. Nel mezzo di un applauso è un po’ Noi siamo infinito parte seconda e un po’ sigla di cartone animato alla Dragonball.
4
Ron e Albano: hanno tolto spazio a due Big con due canzoni trasparenti. In particolare, il leone delle Puglie non sembra particolarmente in forma per noti problemi di salute.
5
Carlo Conti: inaspettatamente in difficoltà in alcuni momenti, dimostra di non saper condividere la scena, cosa non di poco conto, specialmente se al tuo fianco hai Maria De Filippi. Selvaggia Lucarelli ha scritto giustamente che ha avuto più spazio Valeria Mazza a Sanremo ’96. Incommentabile la giacca da salotto con doppiopetto.