5 anni fa Carol conquistava la critica cinematografica e le sale di mezzo mondo, diventando da subito cult LGBT. Tratto dall’omonimo romanzo del 1952 di Patricia Highsmith, il film di Todd Haynes venne candidato a 6 premi Oscar, 5 Golden Globe, 9 BAFTA e due SAG, senza vincere niente, se non la Queer Palm al Festival di Cannes e la Palma d’Oro come miglior attrice a Rooney Mara, che incredibilmente sconfisse una superba Cate Blanchett. Un vero e proprio affronto, visto e considerato che Carol fu la pellicola maggiormente acclamata dalla critica specializzata del 2015. A completare il cast di quella pellicola Sarah Paulson, da ieri mattatrice su Netflix con Ratched, nuova serie firmata Ryan Murphy.
Nel lanciarla la diva di American Horror Story ha giustamente ricordato come nel romanzo originale la sua Abby Gerhard abbia una storia “molto, molto più centrale”. E allora perché non fare un prequel, si è domandata la Paulson dalle pagine di Grazia UK.
Mi piacerebbe tornare indietro, fare un film su questo, sulla relazione che Carol e Abby avevano prima degli eventi narrati nel film di Todd Haynes, il loro inizio. Sarebbe un po’ interessante da fare, credo.
Stuzzicata dal giornalista, Sarah ha quindi promesso di voler “parlare con Todd Haynes e Cate Blanchett e vedrò se sono interessati”.
Carol era ambientato nella New York del 1952. Therese Belivet è una ventenne che lavora come impiegata in un grande magazzino a Manhattan sognando una vita più gratificante. Un giorno incontra Carol, una donna attraente intrappolata in un matrimonio di convenienza e senza amore. Tra loro scatta immediatamente un’intesa, e l’innocenza del loro primo incontro piano piano svanisce al progressivo approfondirsi del loro legame.
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