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Il Sardegna Pride 2019 apre a Nuoro nella giornata contro l’omofobia

In occasione della stagione dei Pride, a Nuoro verrà creato il primo murale LGBT dell’isola.

sardegna pride
2 min. di lettura

La giornata internazionale contro l’omofobia in Sardegna si apre in grande stile a Nuoro, con l’evento che segna l’inizio della Queeresima, i 40 giorni di iniziative, dibattiti ed eventi LGBT che termineranno con il Cagliari Pride, il 6 luglio 2019. Nuoro, con la sua seconda edizione, apre le porte al Sardegna Pride, con una serie di appuntamenti fondati sulla comunicazione. Lo scopo: sensibilizzare l’opinione pubblica in una zona dove c’è ancora troppo omofobia latente.

A dirlo è Elisa Masala, l’organizzatrice dell’evento di Nuoro. Assieme a tantissimi volontari e associazioni, ha programmato la seconda edizione, dopo il successo dello scorso anno, proprio in una città dove la comunicazione è importantissima:

Sul fronte del sostegno alle persone gay c’è ancora tanto da lavorare, da creare, da discutere. Bisogna sconfiggere l’omofobia latente che ancora esiste, bisogna discuterne, bisogna parlare. Ecco perché il tema che abbiamo scelto quest’anno per l’iniziativa è proprio la comunicazione, mentre l’anno scorso il tema era la visibilità.

Proprio per questo motivo, in piazza Italia a Nuoro verrà inaugurato il primo murale per i diritti LGBT in Sardegna. Un primo passo simbolico, che dovrebbe portare alla nascita di uno sportello di supporto per la comunità LGBT, oltre a delle associazioni del territorio che siano un punto di riferimento per chi vuole vivere il proprio orientamento sessuale senza discriminazioni.

Occorre comunicazione: l’obiettivo in vista del Sardegna Pride

Elisa Masala ha l’obiettivo di rendere la Sardegna una regione gay-friendly, ma per ottenere questo bisogna prima di tutto informare. Far conoscere, e non solo dare visibilità alla comunità LGBT. Il murale può essere un modo, perché è un progetto che rimarrà anche dopo la manifestazione del 17 maggio. 

Quel messaggio permanente sarà un grande murale che abbellirà la città e che affronterà problemi, pregiudizi, riflessioni, domande, luoghi comuni legati al sesso e all’identità di genere. 

Sarà un messaggio contro ogni forma di discriminazione, contro la paura del “diverso”, cercando di eliminare tutti gli stereotipi che classificano le persone LGBT. E che porteranno la Sardegna ai pride dell’isola.

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