A due anni dal primo annuncio, finalmente ci siamo. Nel 2021 tutte le scuole pubbliche di Scozia avranno nei propri programmi di studio lezioni sulla storia LGBTQ +. Ad annunciare la storica notizia John Swinney, vice primo ministro e Segretario di Gabinetto per l’Istruzione, via Edinburghlive.
La Scozia è già considerata uno dei Paesi più progressisti d’Europa per l’uguaglianza LGBTI. Sono lieto di annunciare che saremo il primo Paese al mondo ad avere l’educazione inclusiva LGBTI integrata nel programma.
Le lezioni saranno tenute tra diverse fasce di età e materie, con temi che riguarderanno la lotta all’omofobia, alla bifobia e alla transfobia e la consapevolezza della storia del movimento LGBT. Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è legale in Scozia dal 2014, mentre le unioni civili dal 2005, l’adozione da parte di coppie dello stesso sesso è legale dal 2009, con la legge di antidiscriminazione basata sul genere e sulla sessualità ufficializzata nel 2010.
L’anno scorso un sondaggio aveva certificato come la maggioranza dei britannici sia favorevole alle lezioni di storia LGBT nei programmi delle scuole primarie. Dal 2018 ad oggi si sono succeduti dibattiti e polemiche, con solo il 17% degli intervistati che ha dichiarato di non essere d’accordo o di essere fortemente in disaccordo con l’insegnamento LGBTQ per gli alunni delle scuole elementari.
“L’istruzione LGBT è un insegnamento che cambia la vita di così tanti giovani, motivo per cui è così incredibilmente potente vedere così tanti britannici sostenere questa nuova legge”, ha affermato Paul Twocock, amministratore delegato di Stonewall. “Lo dobbiamo alle generazioni future, per garantire che le nostre scuole siano un luogo in cui tutti i bambini e i giovani possano essere sè stessi. È essenziale che il governo investa di più in formazione e risorse per preparare meglio insegnanti e scuole a fornire insegnamento inclusivo di alta qualità, ora e in futuro”.
Due alunni LGBTQ su cinque (40%), secondo un recente sondaggio, non hanno mai imparato nulla sulle questioni LGBTQ nel proprio ambiente scolastico, mentre quasi la metà (45%) è stata vittima di bullismo omofobo.
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