Abbiamo iniziato un approfondimento sul tema del cruising gay, in quei luoghi all’aperto in cui gli omosessuali si ritrovano, con l’articolo Sesso all’aperto e con la riflessione di Luca Valeriani. Proseguiamo oggi con alcune indicazioni relative alle spiagge di Lido di Classe e Lido di Dante.
Di questo argomento parliamo anche nel forum.
Lido di Classe e Lido di Dante sono le antesignane delle spiagge gay in Italia, e non solo.
In particolare Lido di Dante è famosa da decenni, anche a livello internazionale, come spiaggia per nudisti e va da sé che sia poi diventata anche spiaggia gay.
Entrambe sotto Ravenna, le due spiagge si estendono una attaccata all’altra "contendendosi" anno per anno la maggior presenza di gay.
Da un po’ di tempo, e quest’anno la cosa è più evidente, la bilancia pende decisamente più a favore di Lido di Dante dove la frequenza, in particolare nei fine settimana, è decisamente aumentata con "picchi" da far impallidire la "mykonosiana" Superparadise (ma i confronti si fermano qui!).
Ma non pensiate che la "contesa" sia frutto di chissà quale strategia di marketing degli operatori commerciali delle due rispettive spiagge o di chissà quale nuova presenza di locali. No, il tutto è affidato agli umori del "passaparola" e al livello di trasgressione più in voga al momento: Lido di Classe ha la fama di essere più "contenuta" e Lido di Dante più "sfacciata" visto che in quest’ultima c’è solitamente una bella miscela tra nudismo, esibizionismo, voyerismo e chi più ne ha più ne metta… Quello che manca, invece, è proprio la ben più minima connotazione ufficiale della presenza gay, a dispetto degli anni trascorsi in forma ufficiosa.
Per capirci: qui la "Versilia gay friendly" è distante anni luce anche se le similitudini paesaggistiche sono tantissime con le "spiagge sorelle" del Tirreno. Chilometri di spiaggia sabbiosa, dune, pinete a ridosso delle dune, mare in perenne bassa marea e acqua decisamente poco invogliante ma tant’è, questo è l’Adriatico…: così si presentano le due spiagge ravennati. Le zone gay si raggiungono dopo una bella scarpinata all’interno della pineta o sulla "passarella" confinante le dune. A Lido di Classe fare nudismo è tollerato ma ogni tanto ci scappa il multone per qualche malcapitato avvicinato da guardie forestali. A Lido di Dante la cosa è molto più tranquilla e il nudismo è la regola pressoché generale.
Più "affinità" ci sono sul fronte del consumo sessuale. La pineta è il ritrovo, in entrambi i casi, di incontri "una botta e via" con sentieri tracciati tra rovi e sterpaglie varie. La presenza di un tappeto, ahinoi, di carte e fazzoletti la dice lunga sull’affollamento.
La frequentazione in pineta non è comunque limitata al giorno. Lido di Classe, con la pineta più facilmente raggiungibile in auto, è meta di pellegrinaggio sessuale anche di notte, estate ed inverno. Un "movimento" questo che non passa certo inosservato soprattutto d’estate con il campeggio e alcuni appartamenti lì vicini. E qui emerge chiara l’insofferenza verso i gay: non c’è estate senza raccolta firme contro il via-vai notturno, non c’è estate senza blitz notturni (ma anche, anche se più rari, diurni) delle forze dell’ordine in pineta che chiedono documenti ecc ecc, e quel che è peggio non c’è estate senza episodi di violenza contro i gay, spesso nemmeno denunciati.
Le opinioni sono piuttosto spaccate anche tra i gay stessi. Della serie: sono omofobi gli altri o sono i gay a spingersi troppo in là?
Sarà per effetto di questo clima generale o perché nessuno comincia, fatto è che a Lido di Classe e Lido di Dante (e zone limitrofe) mancano completamente le strutture gay alternative alla spiaggia e alla pineta. Magari se non ci fosse dall’altra parte dell’Appennino, la Versilia gay friendly, questa assenza rumorosa si sarebbe meno notata appagati da tanto spazio, comunque, a disposizione.
Quindi, bisogna accontentarsi ma è un bell’accontentarsi visto che le spiagge sono ben tenute e nel loro insieme offrono un paesaggio invidiabile, ricco di tante piccole e grandi suggestioni. Un bel posto per fare "salotto" abbrozzandosi e con un "divertimentificio" come la Romagna che è, comunque, lì per chi vuole e sa approfittarne.
Parliamo di questo argomento anche nel forum.
di Ivano Barocci
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