Home / Culture / Spirit Day: la giornata per ricordare i giovani LGBT vittime del bullismo omofobico

Spirit Day: la giornata per ricordare i giovani LGBT vittime del bullismo omofobico

Quest’anno, la giornata dedicata alle vittime di bullismo è il 17 ottobre.

2 min. di lettura
spirit day

Di omofobia, lo sappiamo, si può morire. Il 17 ottobre 2019 è dedicato proprio a quelle persone che non ce l’hanno fatta, che non sono riuscite a sopportare il peso delle prese in giro, degli scherzi e degli insulti, poiché vittime del bullismo omofobico. E’ lo Spirit Day. 

Da ormai 10 anni (il primo Spirit Day è stato nel 2009) è una giornata osservata negli Stati Uniti, e prevede di indossare un vestito o un accessorio di colore viola, una scelta presa dalla bandiera arcobaleno. Come ultima striscia riporta appunto il viola, che rappresenta lo spirito (o l’anima).

Il suicidio di Tyler Clementi a cui è dedicato lo Spirit Day

Questa giornata è dedicata anche a Tyler ClementiUn ragazzo di 18 anni, che studiava alla Rutgers University di New Brunswick, New Jersey. Tyler era un ragazzo omosessuale, violinista, che ha fatto coming out con i suoi genitori poco prima di andare al college. Una volta arrivato, conobbe Dharun Ravi, il suo compagno di stanza. Ravi, prima di conoscere Tyler di persona, cercò il suo nome su internet, scoprendo che era gay. Anche Tyler fece lo stesso, trovando il profilo Twitter di Ravi, in cui aveva scritto “Ho scoperto che il mio compagno di stanza è gay“. Ravi, imbarazzato e a disagio per la sessualità del suo compagno di stanza, decise di crearsi uno spazio privato dove cambiarsi, avendo paura che Tyler lo spiasse. Nonostante questo, riuscirono a convivere senza troppi problemi.

La convivenza si inclinò quando Tyler chiese a Ravi di lasciargli la stanza: doveva incontrare un ragazzo. Ravi, anche se poco convinto, accettò, ma accese la webcam del suo computer, per controllare che l’ospite non rubasse nulla e per spiare il suo compagno di stanza. Lui e Molly Wei, la sera, videro Tyler con un altro ragazzo mentre si baciavano, condividendo il video online. La sera dopo, a spiare il ragazzo, c’erano anche altri studenti, invitati da Ravi e Molly. Tyler, quella sera stessa, scoprì la webcam accesa, e che il compagno di stanza aveva diffuso il video. Era il 21 settembre 2010. La sera del 22 settembre, Tyler andò al George Washington Bridge, e si gettò. Il corpo venne ritrovato solo il 29 settembre.

Tyler Clementi era la quinta vittima, nel solo mese di settembre, del bullismo omofobico.

Le accuse mosse contro i responsabili

Dharun Ravi e Molly Wei vennero ritenuti responsabili di quanto accaduto. Molly Wei, in cambio della testimonianza contro Ravi, dovette scontare 300 ore di servizio alla comunità e seguire un corso su come comportarsi con persone non eterosessuali. Ravi, invece, dopo ricorsi e appelli, la pena era più o meno la stessa: 30 giorni di carcere (ne fece 20), 3 anni di libertà vigilata, 300 ore di servizio alla comunità, una multa di 10.000 $ e lezioni sul cyberbullismo e stili di vita alternativi.

© Riproduzione Riservata
Entra nel nostro canale Telegram Entra nel nostro canale Google

Resta aggiornato. Seguici su:

Facebook Follow Twitter Follow Instagram Follow

Lascia un commento

Per inviare un commento !