La cucina di Masterchef ha aperto di nuovo i battenti. Su Sky Uno, il 19 Dicembre, è stata trasmessa la prima puntata della nona stagione del celebre show culinario. Al timone e in veste di giudici, dopo il grande successo della scorsa edizione, ci sono ancora una volta gli chef Antonio Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Sergio Locatelli. Un’edizione che parte con il botto, nel vero senso del termine, tra battute, risate, piatti della nostra tradizione e ben due coppie gay. Si, perché tra gli aspiranti chef ci sono Giulia e Antonio, i concorrenti che con le loro pietanze riescono a convincere i giudici dello show.
Tutto viene affrontato con grande serietà e normalità, come è giusto che sia. Giulia si presenta a Masterchef insieme alla sua compagna. È una donna solare, con tanti sogni nel cassetto e spera che la sua partecipazione al reality possa essere l’occasione della sua vita.
Prepara una crepe che mixa la tradizione Veneta con i profumi e sapori delle terre d’oriente. L’idea di Giulia è stata molto originale, ma non convince Barbieri e Cannavacciuolo. È Locatelli però che decide di regalare una seconda possibilità all’aspirante chef, e riporre la fiducia nelle sue doti. Dopo la sfida, Giulia corre dalla sua amata per un bacio e caldo abbraccio.
Molto divertente e spiritosa invece è la sfida di Antonio. Arriva a Masterchef insieme al compagno con un sogno: aprire un table d’hote in Costa Azzurra insieme al compagno. Originario del Veneto, di professione è un direttore creativo ed è cuoco per passione. Preparata un piatto molto elaborato dal titolo Rainbow. ‘É un invito per vedere il mondo a colori’, afferma il concorrente. Rispetto al giudizio che è stato rivolto a Giulia, i tre chef sono rimasti molto stupidi dall’accostamento dei sapori e da come il piatto è stato presentato, tanto da permettere ad Antonio di avere accesso diretto alla finale.
Convince in ogni forma questa venatura arcobaleno per Masterchef. A quando un’edizione interamente LGBT?
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- se sono due giovani e fighi: ok, perfetto, va bene; - se sono due adulti/maturi/vecchi: non la ritengo una cosa positiva perchè non deve essere quella l'immagine rappresentativa del mondo gay; - se è il giovane che va con l'adulto/maturo/vecchio: la ritengo una cosa negativa perchè si sa qual è il vero motivo (e non va bene nè tra gay nè tra etero)
Un'edizione interamente lgbt? non capisco. Se esistesse una tv dedicata "esclusivamente" alla comunità lgbt, una specie di gay TV, allora forse potrebbe avere senso, ma in una tv generalista sarebbe una reverse discrimination. Immagino che questo scivolone sia il frutto di una fame , giustificata, di presenze lgbt nella tv italiana.