Scandalo nel mondo del Muppet: dopo 31 anni di convivenza su Sesame Street, Bert e Ernie rivelano in qualche modo di essere gay. È stato Bert a fare il primo passo in un post su Twitter che ha tolto alla comunità gay in America ogni dubbio sull’omosessualità dei due personaggi della popolarissima trasmissione per bambini. "Mai notato come i miei capelli sono simili a quelli di Mr.T?", chiede Bert riferendosi una parodia della serie A-Team in onda in novembre su Sesame Street: "L’unica differenza è che la mia è più mo e meno hawk".
Il commento è comprensibilmente passato inosservato alla maggior parte dei lettori ma ha suscitato una valanga di chiacchiere negli ambienti gay – scrive oggi l’Independent britannico – perche mo da anni è una parola slang in codice per omosessuale. Scrivendo sull’influente blog gay AfterElton.com, Ed Kennedy ha annotato che il "tweet" di Bert ha coinciso con la settimana del Gay Pride in molte città d’America. Anche il Los Angeles Times è intervenuto nella vicenda con una lunga analisi in cui si discetta se davvero dietro il più influente programma per bambini negli Stati Uniti ci sia una lobby gay a causa di ospitate particolari quali l’attrice comica lesbica Wanda Sykes e l’attore gay Neil Patrick Harris nella parte della "fatina della scarpa", oltre al capo del Black Eyed Peas Will.i.am cge ha cantato What I Am, un inno all’identità gay.
I Muppet vanno in onda negli Usa sulla rete a finanziamento pubblico Pbs e la produzione, ancor prima che arrivassero critiche e minacce di boicottaggio da parte di organizzazioni della destra religiosa come Focus on the Family e il Family Research Council (quest’ultimo avrebbe nello staff un "esperto nell’indiduazione di temi omosessuali"), ha messo le mani avanti: "Non ci sarebbe mai passato in mente che aver invitato celebrità gay e adesso il micromessaggio su Twitter di Bert potessero essere interpretati come un cosciente richiamo per un pubblico gay", ha detto la portavoce Ellen Lewis con un occhio a un pubblico meno cosmopolita di quello di Los Angeles e di New York. La Gay and Lesbian Alliance Against Defamation ha comunque elogiato lo sforzo di Sesame Street: "Ha aperto un nuovo capitolo nell’insegnamento ai bambini che bisogna accettare persone diverse da noi".
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