Sono passate quasi due settimane dall’arrivo su Netflix di Nuovo Olimpo, con il 14esimo film di Ferzan Ozpetek esordiente al 5° posto nella classifica dei titoli più visti sulla piattaforma dopo 5 giorni di programmazione. Co-protagonista della pellicola al fianco del lanciassimo Damiano Gavino troviamo Andrea Di Luigi, intervistato da Pino Gagliardi per The Hollywood Reporter Roma. Di Luigi interpreta Pietro, ovvero l’altra metà dell’amore in grado di andare oltre tempo e spazio sceneggiato da Ozpetek e Gianni Romoli, con il 28enne di Ascoli Piceno che si è lasciato andare ad esplicite scene di sesso con Damiano, con annessi nudi maschili che hanno spopolato sui social.
Di Luigi, che fino a poco tempo fa faceva il cameriere in un bar vicino a Cinecittà, non si è scomposto affatto.
“Sono felice e soddisfatto (come credo che lo sia anche Damiano) di essere andato fino in fondo a raccontare questa storia, di non avere avuto limiti nel raccontarla. Ci siamo voluti lasciare andare, eravamo in un contesto guidato, protetto. Sinceramente non avevo idea di come potesse reagire la gente. Sono orgoglioso di essermi messo completamente a nudo. Alla fine un attore è questo che fa, sia psicologicamente che con il proprio cuore. Ma può farlo anche con il corpo”.
Ma nessuna scintilla è scattata con il collega Gavino, tra un ciak e l’altro, “perché siamo entrambi eterosessuali. Quello è stato un momento in cui abbiamo giocato, ci siamo divertiti, non c’era nulla nel suo corpo che mi potesse interessare. Inoltre, per tutto il film io avevo un’ansia così enorme che quell’aspetto lì, in qualche modo, era in secondo piano. Avevo solo voglia di far bene il mio lavoro, cercavo di essere concentrato per perdermi in quel personaggio, per credere veramente in quei momenti. Ho lavorato per cercare di sentirmi una persona diversa, di essere diverso da me. Nel momento in cui lavoro tendenzialmente non mi succede di perdermi in qualcos’altro. Poi se succede di avere un momento di attrazione mi piace attribuirlo e collegarlo al personaggio piuttosto che a me”. “Quelle scene sono stati dei momenti di regressione totale fisicamente, perché ero veramente nel panico”.
Se due decenni or sono poteva essere complicato trovare un attore eterosessuale per un ruolo gay, tant’è che lo stesso Ozpetek ricevette diversi no prima di scovare Alessandro Gassman per Il bagno Turco, oggi tutto è cambiato. Di Luigi, in tal senso, non si è mai posto il problema.
“Alla fine in quel contesto è così importante creare un magnetismo, un amore universale, creare verità. Un tabù di questo tipo è qualcosa che passa in secondo piano. Almeno per noi è stato così, parlo anche per Damiano Gavino (il coprotagonista del film, ndr). Non abbiamo avuto il minimo problema ad affrontare un ruolo del genere. Per me è interessante lavorare su dei ruoli romantici, su delle storie delicate come questa. Il loro amore, anche se molto passionale, credo che sia elegante. Non so come funzionassero i casting all’epoca, quando lui girava i suoi primi film”.
Andrea non ha e non ha mai avuto “paura” di essere giudicato in alcun modo per aver interpretato un ruolo gay, in quanto eterosessuale. “Non è assolutamente una cosa che mi è passata per la mente. È stato molto divertente e anche molto bello. Una cosa che invece mi interessa molto è quella di cercare di dare valore, di rendere giustizia a una storia bella, che è scritta bene. Questo è tutto”.
Alla prima in sala di Nuovo Olimpo ha partecipato anche la mamma di Di Luigi, che ha avuto una reazione decisamente curiosa e divertente. “Ha detto “non ti vedevo nudo da quando avevi sei anni. Finalmente ti ho rivisto”. Una cosa che ha fatto ridere tutti i presenti. È qualcosa di talmente assurdo quello che mi è successo – far parte di un film così bello, in una produzione così grande – che la mia famiglia non si è espressa molto sul fatto che ci fossero delle scene di sesso”.
E ora non è finita qui, perché Andrea sta girando Il corpo di Vincenzo Alfieri. “Un thriller molto bello. Una storia molto difficile, spero di essere all’altezza, anche perché sto lavorando con un regista che è molto disponibile, che è molto umano, molto sveglio e con degli attori fortissimi come Giuseppe Battiston, Claudia Gerini e Andrea Sartoretti. Ogni volta vederli sul set mi fa un po’ tremare, sto cercando di imparare da loro perché sono dei mostri sacri”, ha concluso a fine intervista il giovane attore lanciato da Ferzan.
Nuovo Olimpo, in cui ha esordito anche Alvise Rigo con tanto di accuse di Elenoire Ferruzzi, è ambientato nella Roma degli anni ’70, Protagonisti due ragazzi giovani, belli che hanno appena 25 anni. Si incontrano per caso e si innamorano perdutamente. Un avvenimento inaspettato però li separa. Per trent’anni inseguono comunque la speranza di ritrovarsi, perché si amano ancora…